Parole davvero grosse, quelle che Beppe Grillo ha pronunciato ad Assemini, in provincia di Cagliari, durante un comizio del MoVimento Cinque Stelle. “Avete visto Obama? Hanno ammesso che sono anni che spiano milioni di americani e lo fanno anche qua. Non usate Facebook, i dati vengono messi in un database”, ha urlato con il suo consueto tono di voce non proprio garbato e ha continuato a tuonare minaccioso facendo riferimento alla violazione delle caselle di posta elettronica subita da alcuni deputati del suo partito da parte di sedicenti “hacker del PD”. “Sono entrati nelle mail: non era mai successo. Hanno alzato il tiro perché sanno che il Movimento 5 Stelle sarà un problema per l’Europa”, ha ribadito preoccupato. In molti hanno accolto il suo sfogo in modo sospettoso e molti sono rimasti increduli sentendo uscire dalla bocca di uno che ha costruito al sua campagna politica e il suo stesso partito proprio grazie al suo seguitissimo blog. Insomma, quello di Grillo sembrerebbe non essere un no al web in senso lato, ma più che altro una presa di posizione netta nei confronti del social network ideato da Mark Zuckerberg . Già un anno e mezzo fa il comico genovese aveva espresso la sua opione nei confronti del “libro delle facce”: “Facebook è un mondo chiuso in se stesso nell’universo di Internet, chi vi entra non vi può più uscire”, scriveva in rete, insistendo sul fatto che il colosso americano stesse in piedi solo grazie alla monetizzazione della vita dei suoi utenti, che venivano così privati della loro preziosissima privacy. Ma non per questo l’urlatore ligure, guru dell’incoerenza, ha deciso di cancellare la sua pagina, che fino ad ora ha raccolto oltre un milione e trecentomila “like” (500mila in meno rispetto ad Emma Marrone, giusto per fare un esempio), dall’odiatissimo social network sul quale continua a pubblicare post che incitano a seguire lui e i suoi sul canale LaCosa o sul suo stesso blog.