Ieri, in Senato, il senatore Luigi Manconi aveva attaccato duramente Carlo Giovanardi, per la parole pronunciate in seguito alla sentenza sul caso della morte di Stefano Cucchi («le ecchimosi sul corpo di Cucchi sono dovute alla mancanza di nutrizione, non c’entrano niente le botte, né quei tre poveri cristi degli agenti di custodia»). Manconi, definendo indecenti le affermazioni del collega, si era detto convinto che «testimoniano come la virtù cristiana della misericordia, a cui dovrebbe attenersi un parlamentare che rivendica insistentemente la sua fede cattolica, si trasforma in sordo odio». Giovanardi, dal canto suo, risponde con un attacco della medesima durezza. Intervistato a “La zanzara” di Radio2, ha voluto ricordare che Manconoi «è quello che scriveva che l’uso del terrore è insostituibile nella lotta di classe». Quando Cruciani gli ha fatto notare che si tratta di un’epoca passata, ha replicato: «Certo, era un epoca passata, ma non si è mai dissociato da quelle parole né da quello che pensava quando era in Lotta continua». Giovanardi, inoltre, ci ha tenuto a precisare che siccome Manconi si è scagliato contro di lui in maniera pesante nell’intervento al Senato, allora ha tutto il diritto di difendersi ricordando che difendeva chi ammazzava la gente. E, anche se avrà cambiato idea rispetto a Lotta continua è pur sempre uno di quelli che ha contribuito all’esistenza di Lotta continua.



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