Di fronte ai nuovi aumenti dei prezzi del carburante, scattati giovedì scorso nelle stazioni Eni e seguiti da tutte le altre compagnie, il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha annunciato di aver già predisposto “un richiamo ai petrolieri” in cui chiede “di tenere conto della situazione particolare del paese e affiché non ci siano aumenti nella stagione in cui c’è un maggiore consumo”. Il rincaro, ha spiegato il responsabile del dicastero, “è dovuto prevalentemente ad un aumento del greggio, a una maggiore domanda e anche ai petrolieri che aumentano un po’ il prezzo”. Da qui la decisione di rivolgersi proprio a loro per evitare un eccessivo aumento durante la stagione estiva. “Ma lo stacco, cioè la differenza tra quanto crescono i listini europei rispetto ai nostri, è stacco minore per i nostri rispetto a quelli europei; in questo caso siamo avvantaggiati, ma lo stacco esiste”, ha aggiunto Zanonato. E’ stato intanto confermato lo sciopero indetto da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa che da domani, martedì 16 luglio, fino a venerdì 19, coinvolgerà i distributori di benzina che si trovano su autostrade, tangenziali e raccordi.