Circa ottanta donne di una certa età, anziane insomma, sono state interrogate dai carabinieri di Clusone. Se non ci fosse dietro uno degli episodi più orribili della cronaca nera recente, l’assassinio della povera Yara Gambirasio, certo verrebbe quasi da ridere. Si sa che da tempo, grazie a tracce di dna trovate sul corpo della stessa Yara, si è risaliti a un tale Giuseppe Guerinoni, che però è morto nel 1999. Gli esami sui suoi figli non hanno portato a nulla: sono scattate allora le ipotesi su un figlio illegittimo avuto da una amante, sarebbe lui l’assassino di Yara. Ma non si è arrivati a nulla tanto da interrogare adesso donne anziane residenti a Giorno dove viveva l’uomo per ottenere qualche dettaglio, qualche ricordo, qualche ammissione. Insomma qualcuno che sapesse qualcosa, se non l’amante stessa che ammettesse la relazione e il figlio “illegittimo”. Niente da fare, anche perché l’ex sindaco di Giorno ai tempi ha detto chiaramente che il Guerinoni andò via presto da Giorno, trasferendosi prima alla Selva e poi a Clusone. L’ex sindaco sottolinea come le indagini siano a un punto morto:  “A me pare che gli inquirenti siano nel pallone, che siano stati commessi molti errori e che ci si sia affidati completamente a questa faccenda del Dna e non si siano seguite altre strade. Il Dna dovrebbe essere l’ultima spiaggia o la prova regina, se è vero che sia infallibile. Io ho dei dubbi…”



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