I rom di via Monte Bisbino, al confine tra Milano e Baranzate, devo fare le valigie e andarsene dal campo nel quale si sono illegalmente stanziati trent’anni fa e dove hanno costruito con il tempo una vera e propria cittadina di villette abusive e spesso non a norma di legge, a ridosso dell’autostrada. La Infrastrutture Lombarde Spa ha vinto l’appalto per la costruzione di una nuova strada strategica in vista dell’Expo 2015, che collegherà la stazione della metropolitana M1 di Molino Dorino con la Milano- Laghi e passerà proprio dove è sorto l’accampamento dei rom che dovrà essere abbattuto per far proseguire a lavori. Ma gli sfrattati non saranno lasciati completamente a piedi, dal momento che la Infrastrutture ha decido di indennizzare i rom con cifre che vanno dai 10 ai 50mila euro e, scortati dalla polizia e dai vigili urbani, i funzionari hanno provveduto a consegnare i primi assegni alle famiglie, dal momento che entro giovedì mattina l’area dovrà essere completamente sgombra e molti nomadi si lamentano, nonostante i soldi ricevuti, non aver più una casa dove andare. Gli assegni non coprirebbero infatti il valore complessivo delle loro ville abusive e alcuni capifamiglia dicono di non saper come mantenere tutti i numerosi figli. La polizia è all’erta e spera che non avvengano sommosse in questi giorni di sgombero, perché i noma di di Monte Bisbino in passato hanno spesso hanno fatto parlare di sé. Nel maggio di tre anni fa, infatti, si resero responsabili del lancio di oggetti dal cavalcavia dell’autostrada che ferirono l’autista di un pullman e in più occasioni abitanti della zona hanno denunciato furti e rapine che si poi scoperto essere stati effettuati da rom minorenni.