Al termine dell’incontro con i rappresentanti delle compagnie petrolifere, il presidente della commissione di garanzia per gli scioperi, Roberto Alesse, ha rivolto “un fermo appello alle associazioni dei gestori dei carburanti che hanno proclamato l’astensione dal servizio, a sospendere, fin da subito la protesta”. Lo si apprende da una nota diffusa dopo il colloquio avvenuto oggi. Le compagnie petrolifere, “consapevoli della situazione di emergenza in cui versa l’intero comparto”, hanno invece confermato la volontà “di considerare le relazioni sindacali a livello di singola compagnia, ribadendo, al tempo stesso, la disponibilità a confrontarsi, già nelle prossime settimane, con la Commissione di garanzia, insieme alle associazioni sia dei gestori dei carburanti, sia delle società concessionarie, nella ricerca comune di misure atte a raffreddare il conflitto in corso e, pertanto, a contenere gli effetti della crisi”. All’incontro con il Garante hanno partecipato i rappresentanti di Eni, TotalErg, Shell Italia, Tamoil Italia, Esso, Kuwait Petroleum Italia e Api. Proprio loro, pur prendendo atto “della gravità della situazione del settore, colpito dal perdurare della crisi, che rischia di pregiudicare i livelli occupazionali dell’intera filiera e di ledere i diritti costituzionali dei cittadini utenti”, ribadiscono “l’ineludibile necessità di una razionalizzazione strutturale del sistema per la quale rimane decisivo il ruolo del governo, in quanto unica soluzione per ridurre sensibilmente il conflitto collettivo”. Intanto, secondo quanto fatto sapere da Autostrade per l’Italia, allo sciopero indetto dal 16 al 19 luglio ha preso parte al momento il 46% degli impianti che erogano benzina. Di conseguenza, il 54% ha scelto di non aderire all’agitazione.