Il 2 luglio, secondo il calendario liturgico della Chiesa Cattolica Cristiana, si festeggia san Bernardino Realino, che nacque nella città emiliana di Carpi, il 1° dicembre 1530 mentre la sua morte sopraggiunse molto tardi a Lecce, il 2 luglio 1616. Per questo motivo è diventato il santo patrono della città pugliese, perché qui trascorse quasi tutta la sua vita monastica. San Bernardino Realino è stato un frate appartenente all’ordine religioso dei Gesuiti ed è stato proclamato santo dopo essere stato beatificato, da papa Pio XII nel 1947. La sua famiglia era di nobili origini modenesi tanto che infatti san Bernardino nei primi anni di vita aveva un maestro personale che lo educava e istruiva, e infatti riuscì subito a entrare nell’Accademia della città.
Il santo da giovane era molto curioso e la sua cultura spaziava dalla filosofia alla medicina, dalla giurisprudenza alla religione, tanto che alla giovanissima età di 27 anni riuscì a conseguire la laurea nel 1556 a Bologna, in diritto canonico e civile. Nello stesso ottenne la carica di podestà dei paesi di Felizzano Monferrato e di Cassine; fu anche poi pretore presso il paese di Castelleone. Dopo alcuni anni si trasferì nel paese di Alessandria per svolgere il ruolo di avvocato civile; conobbe il marchese Francesco Ferdinando d’Avalos, che lavorava come viceré del regno delle due Sicilie, così san Bernardino si trasferì a Napoli e nel 1564 decise si abbandonare la vita comune e di entrare nella Compagnia di Gesù: svolse la sua opera liturgica a Lecce.
Conobbe di persona il cofondatore dell’ordine gesuita Alonso Salmeron che lo addentrò nell’ordine; nella città leccese san Bernardino creò un collegio religioso e riuscì a farsi volere bene dal popolo e dai nobili, tanto che in punto di morte un gruppo di persone chiese al frate di diventare il loro patrono e san Bernardino accettò ben volentieri tale incarico.
Le reliquie del santo morto molto anziano alla veneranda età di 86 anni, sono custodite nella Chiesa del Gesù della città di Lecce. A san Bernardino è stata intitolata una strada nel piccolo paese di Cassine dove lavorò come avvocato e come sindaco; mentre nella città di Carpi che gli diede le origini è stata dedicata al santo per volere dei cittadini a metà degli anni Novanta, una chiesa in via Alghisi, zona centrale del paese. Lo stesso fecero gli abitanti di Lecce che nel 1970 costruirono una chiesa per testimoniare il bene che nutriva la città nel santo e la volontà di ricordarlo attraverso il monumento.