Durerà quattro ore lo sciopero previsto nella giornata di domani, lunedì 22 luglio 2013, che coinvolgerà i medici di tutte le Asl e gli ospedali d’Italia. L’agitazione, che prenderà il via all’inizio di ogni turno, potrebbe far saltare circa 30mila interventi chirurgici e 500mila visite specialistiche. Tutta la categoria, con lo slogan “Contratto subito”, ha organizzato un sit-in alle 10 davanti al ministero dell’Economia a Roma per protestare contro il blocco del contratto, fermo dal 2009, il mancato ricambio del personale e i continui tagli: “La sanità italiana è senza contratto da 4 anni. E rischia di rimanerci ancora a lungo visto l’atteggiamento del Governo che mira a prorogare fino al 2014 il blocco in vigore senza escludere un rinvio a tempi indeterminati”, si legge nel comunicato diffuso recentemente dalle sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero. “E mentre il nuovo contratto è ostaggio di un futuro incerto, quello vecchio viene smantellato ogni anno dalle leggi finanziarie ed ogni giorno da una cultura aziendalista che considera le norme pattizie un optional da disattendere quando e come si vuole. Depredato di istituti consolidati, economici e normativi. Unico tratto che accomuna la sanità italiana da Nord a Sud”.