Massimo Di Cataldo risulta indagato per procurato aborto dalla procura di Roma. Le accuse sono pesanti: maltrattamenti e procurato aborto, appunto, e sono un atto dovuto degli inquirenti dopo la denuncia su Facebook di Anna Laura Millacci, che ha pubblicato su Facebook le foto (ora rimosse) del suo viso tumefatto a seguito, secondo la versione di lei, delle percosse subite dal cantante, che – di contro – ha sempre negato ogni addebito. La Millesi ha anche pubblicato la foto di quello che ha lasciato intendere essere un feto immerso nell’acqua sporca di sangue di un bidet. Proprio se questo evento fosse confermato sarebbe il capo di accusa più pesante per il cantante. La donna, che ha scatenato un vero e proprio fenomeno emulativo sul social network (la notizia ha scosso l’opinione pubblica), ha detto di aver pubblicato le foto quando si è resa conto di non essere creduta nemmeno dai suoi familiari. In un primo momento le fotografie sono state poste al vaglio degli inquirenti per stabilirne l’autenticità, considerando anche la professione di visual artist della compagna di Di Cataldo. Pur non avendo diffuso notizie ufficiali sull’esito della perizia, da fonti di stampa filtra la notizia della messa sotto indagine del cantante, che pure la donna non aveva voluto denunciare formalmente.



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