L’ex governatore della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, è stato condannato in primo grado a 9 anni e 6 mesi di reclusione per le presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, il cosiddetto processo “Sanitopoli” che vede imputate in totale 25 persone e due società. La sentenza è arrivata dopo circa quattro ore di Camera di Consiglio del Tribunale collegiale di Pescara, composto da Carmelo De Santis, Massimo De Cesare e Gianluca Falco, ma i legali di Del Turco, per cui il pm aveva chiesto 12 anni, hanno già annunciato che ricorreranno in appello. “Lasciamo perdere se me lo aspettassi o no perché questo richiederebbe ragionamenti un po’ troppo impegnativi. Diciamo che è una sentenza che condanna un protagonista morale della vita politica istituzionale sindacale del nostro paese accusato di aver incassato sei milioni e 250 mila euro a titolo di corruzione dei quali non si è visto un solo euro – ha detto Giandomenico Caiazza, avvocato difensore di Ottaviano Del Turco -. Quindi penso che sia un precedente assoluto nella storia giudiziaria perché si possono non trovare i soldi ma si trovano le tracce dei soldi”. “Qui stiamo parlando di sei milioni e 250 mila – ha aggiunto il legale – dei quali un solo euro non è stato rintracciato. Per il resto abbiamo parlato nove ore per spiegare non che non ci fossero le prove ma che ci fossero ampie, piene e ricchissime prove delle calunnia che un galantuomo come Ottaviano Del Turco ha dovuto subire. Si vede che è scritto che questo calvario deve seguire cosa che noi faremo impugnando questa sentenza”. Poi ha concluso: “Abbiamo ascoltato la sentenza e la rispettiamo esterrefatti, ma ne prendiamo atto”.