Ottaviano Del Turco, ex presidente delle Regione Abruzzo, è stato condannato a 9 anni e 6 mesi nell’ambito del processo “sanitopoli” per associazione a delinquere e per alcuni episodi di corruzione, concussione, tentata concussione e falso. Una condanna estremamente pesante e altrettanto controversa, non essendoci, a quanto ha spiegato lo stesso Del Turco, alcune prova reale a suo carico. Tutto il processo si baserebbe esclusivamente sulle testimonianze dei suoi accusatori. In particolare, su quella del proprietario di cliniche private, Vincenzo Angelini che – secondo Del Turco – si sarebbe inventato tutto di sana pianta perché le sue aziende stavano fallendo, e aveva bisogno di spostare il peso delle inchieste che gravavano su di lui altrove. Una condanna, dice l’ex governatore interpellato da Repubblica, come quella di Enzo Tortora. Ma pur sempre una condanna in primo grado. Per questo, l’ex politico del Pd, ha spiegato di sperare di riuscire a fare in tempo per dimostrare la sua innocenza. Ha un tumore da tre mesi, e da due è in chemioterapia. «Domani – ha rivelato – andrò a Roma a chiedere al professor Mandelli di darmi 5 anni di vita, 5 anni per dimostrare la mia innocenza e riabilitare la giunta della Regione Abruzzo che ho guidato».