Il 23 luglio la Chiesa Cattolica celebra la memoria di Santa Brigida di Svezia, vissuta nel XIV secolo. Santa Brigida nacque a Finsta, nei pressi di Uppsala, nel mese di giugno del 1303. Appartenente a una delle più importanti famiglie dell’aristocrazia svedese, venne educata dai più importanti precettori per prepararla alla vita coniugale. Santa Brigida si sposò giovanissima con Ulf Gudmarsson ed ebbe un matrimonio estremamente felice. Molto amata dal marito Ulf, gli diede otto figli. Santa Brigida, profondamente religiosa, studiò approfonditamente le Sacre Scritture con il marito. I due, approfittando del benessere dovuto al loro status sociale e alle loro ricchezze, si dedicarono con zelo e tenacia alla cura dei poveri e degli emarginati. Brigida e Ulf divennero terziari francescani e fondarono un piccolo ospedale dedicato all’assistenza dei più poveri. La coppia poi intraprese anche un lungo pellegrinaggio fino a Santiago de Compostela, in Spagna.



Nel 1344, Ulf si spense e Brigida rimase vedova. Nel 1346, Santa Brigida fondò un monastero a Vadstena, convertendo allo scopo un castello che il re di Svezia Magnus IV le aveva donato: era il primo dei molti monasteri di un nuovo ordine, quello del Santissimo Salvatore. L’ordine aveva sia un ramo femminile che uno maschile. Il ramo maschile si estinse nella seconda metà dell’Ottocento, quello femminile è esistente ancora ai giorni nostri. L’Ordine del Santissimo Salvatore venne approvato da papa Urbano VI nell’agosto del 1370. Profondamente toccata dall’esperienza del pellegrinaggio a Santiago, Brigida decise di lasciare la Svezia e di intraprendere il cammino religioso.



Nel 1349, Santa Brigida si trasferì a Roma. Nell’Urbe, la santa si dedicò a lunghi pellegrinaggi e visitò Assisi, Pavia, Milano, Ortona, Bari, Benevento, Napoli, Pozzuoli, Salerno, Amalfi, località importantissime della Cristianità in quanto sedi di grandi santuari in cui erano conservate preziose reliquie. Nel 1371-1372, Santa Brigida scelse di partire per la Terra Santa: nel periodo trascorso in Palestina, la donna poté visitare e conoscere i luoghi della vita e della Passione del Salvatore. Ormai anziana e malata, debilitata da una vita ascetica e penitente dedicata alla cura dei più deboli, Santa Brigida vide la sua salute minata dal clima ostile della Palestina e dal lungo viaggio in nave. Nonostante le sue pessime condizioni di salute, Santa Brigida volle lasciare la Terra Santa per tornare a Roma.



Nell’Urbe, Santa Brigida venne curata dalla figlia Caterina – poi santificata – ma le sue condizioni di salute si aggravarono irrimediabilmente, portandola alla morte il 23 luglio del 1373, all’età di settant’anni. Venne sepolta nella chiesa romana di San Lorenzo, per poi essere trasferita nel monastero di Vadstena, nella sua terra nativa. Papa Bonifacio IX la proclamò santa nel 1391. La venerazione per Santa Brigida è estremamente forte in Svezia. La santa è patrona del Paese scandinavo. Nel 1999, papa Giovanni Paolo II nominò compatrona d’Europa, assieme a Santa Caterina da Siena e Santa Teresa Benedetta della Croce.