Una testimonianza straziante sugli attimi che hanno seguito il tragico incidente del bus che tornava da una gita a Telese Terme e Pietrelcina, nel Sannio, e che, dopo essere andato contro un guardrail dell’autostrada è scivolato giù dalla scarpata. I morti sono 38 e Maurizio Abbenante, rianimatore del team del 118 dell’ospedale Moscati di Avellino guidato dal dottor Giuseppe Galasso, una delle vittime del terribile incidente se l’è vista spirare tra le braccia proprio quando pensava di essere riuscito a salvarla. Abbenante è rimasto al fianco di una donna rimasta incastrata tra le lamiere mentre i vigili del fuoco la liberavano, parlandole con calma per tranquillizzarla. Il medico aveva prima sentito i lamenti della giovane e poi, individuatala, era corso ad aiutarla: “Mi diceva ‘dottore dottore mi aiuti’”, ha raccontato ancora scosso Abbenante, “Mi sono accovacciato verso di lei, l’ho toccata e le ho detto di chiamarmi Maurizio, perché a me non piace quando mi chiamano dottore. Questo un po’ l’ha calmata, ha cominciato a chiamarmi per nome e a darmi il tu. Ripeteva: ‘Mi fanno male le gambe’ e io le dicevo che ormai mancava poco e l’avremmo liberata. Ma lei continuava a lamentarsi: ‘Mi fa male anche il petto’, però la nostra presenza intorno certamente la faceva essere meno impaurita, anche se qualche volta sussurrava di non farcela più”. Un’operazione di salvataggio delicatissima che sembrava essersi risolta per il meglio: la donna è stata infatti tirata fuori dalle lamiere: “Mi ha guardato, ha accennato un sorriso e ha detto: ‘Ue’ Maurì ce l’hai fatta davvero, mi hai salvata’”, ha infatti riferito il rianimatore, ma, mentre la teneva tra le braccia, il suo cuore ha smesso di battere e tutti i tentativi di rianimarla sono stati inutili. Maurizio non sa ancora l’identità delle giovane della quale ha raccolto l’ultimo respiro, probabilmente si tratta di Teresa Restivo, di Pozzuoli, che il prossimo 24 agosto avrebbe compiuto 32 anni.