Il 6 luglio viene commemorata Santa Maria Goretti, vergine e martire. Maria Teresa Goretti nacque il 16 ottobre del 1890 a Corinaldo (Ancona) e venne subito battezzata il giorno seguente. Terza figlia di una famiglia numerosa composta dal padre Luigi Goretti, dalla madre Assunta Carlini e da altri 6 figli, uno dei quali, il primogenito, morì a 8 mesi. La sua fu una famiglia modesta di contadini laboriosi. Ricevette la Cresima all’età di soli 4 anni dal vescovo di Senigallia, Monsignore Giulio Boschi, in quel periodo di passaggio nel paesino. Il loro terreno non fu più sufficiente a sfamare la numerosa famiglia e nel 1896 si trasferirono in una fazione di Paliano (Frosinone), Colle Gianturco, dove trovarono lavoro come mezzadri presso il podere di Selsi. Qui divisero il lavoro con la famiglia Serenelli composta dal padre e dal figlio Alessandro.
Dopo circa tre anni entrambe le famiglie si trasferirono nel podere Agro Pontino di Ferriere di Conca, vicino Nettuno, di proprietà del Conte Attilio Mazzoleni, dove venne loro affidata un’abitazione con l’uso della cucina in comune e tre camere da letto per famiglia. Mentre i suoi genitori lavoravano nei campi Maria svolgeva le faccende di casa e accudiva i suoi fratelli più piccoli. In quell’epoca l’Agro Pontino, prima della bonifica dei terreni, era un luogo paludoso e insalubre dove era facile ammalarsi di malaria. Questo clima portò alla morte il padre Luigi che si ammalò dapprima di malaria e poi di polmonite. Luigi Goretti morì il 6 giugno del 1900 lasciando la sua famiglia e soprattutto sua moglie Assunta in una profonda disperazione. Maria, che alla morte del padre aveva 10 anni, prese a consolare la madre offrendole tutto il suo appoggio per mandare avanti la famiglia. La madre Assunta decise di restare e dividere il lavoro con i Serenelli. La donna benché analfabeta, educò i suoi figli nella conoscenza del Vangelo e delle preghiere. Ogni domenica li portava a Messa e ogni giorno recitava con loro il rosario.
Maria, anch’essa molto religiosa, aveva il grande desiderio di ricevere il sacramento della Prima Comunione e anche se il lavoro da svolgere era tanto riuscì a ritagliarsi del tempo per andare a catechismo. Il 16 giugno 1901 Maria ricevette finalmente la Prima Comunione o come lei stessa soleva dire spesso ricevette Gesù. Maria era davvero una figlia buona, ubbidiente e di animo docile. Aiutava la madre non solo nelle faccende quotidiane come pulire, cucinare, accudire i fratelli e rammendare, ma le fu accanto soprattutto come un angelo consolatore per infonderle coraggio e fiducia nella Divina Provvidenza. Maria era anche molto amata dai suoi fratelli. Oltre ad accudirli in tutto insegnava loro le preghiere e con loro recitava tre Ave Maria due volte al giorno. Maria, di indole pudica, diventava sempre più bella e nonostante non ostentasse mai la sua bellezza venne notata da Alessandro Serenelli che iniziò a nutrire per lei una sfrenata passione. Il ragazzo, che aveva otto anni più di lei, iniziò a insidiarla. Alessandro venne respinto dalla candida Maria due volte e questo irritò parecchio il giovane che iniziò a sovraccaricarla di lavoro e a trattarla con asperità. Maria ne era terrorizzata e chiedeva spesso alla madre di non lasciarla sola senza però spiegarle il motivo delle sue angosce perché Alessandro aveva minacciato di ammazzarla se avesse parlato. Alessandro decise che se la ragazza avesse fatto ancora resistenza l’avrebbe uccisa con un punteruolo.
Il 5 luglio del 1902, mentre Maria era in casa impegnata a rammendare e tutti gli adulti delle due famiglie erano al lavoro, Alessandro salì con una scusa con l’intento di abusare di lei. Maria si oppose con tutte le sue forze per salvaguardare le sue virtù ripetendogli “Dio non vuole, se lo fai vai all’inferno”. Respinto ancora una volta Alessandro andò su tutte le furie e la ferì mortalmente con il punteruolo. Seppur ferita gravemente e sanguinante Maria era ancora in vita e riuscì a chiamare aiuto. La famiglia la portò in ospedale dove riscontrarono ben 14 ferite da taglio e venne sottoposta a una dolorosa operazione. Maria raccontò tutto alla madre e Alessandro fu arrestato. Le condizioni di Maria si aggravarono e il prete decise di somministrarle il Viatico. Prima di spirare Maria pregò incessantemente baciando spesso il crocifisso e un’immagine della Madonna. In punto di morte il prete le domandò se voleva perdonare il suo carnefice. Maria rispose: “Sì lo perdono e voglio che venga con me in Paradiso“.
Il prete le propose di iscriversi all’Associazione delle Figlie di Maria e Maria accettò con felicità. Il prete le mise al collo la Medaglia benedetta. Prima di morire Maria dichiarò di vedere una bella signora piena di luce e attorniata di fiori. Maria spirò il 6 luglio del 1902. In paese urlarono che era morta una santa e la sua tomba fu meta di parecchi pellegrinaggi. Alessandro ebbe la visita di Maria in sogno che disse lui che sarebbe andato in Paradiso se si sarebbe convertito. Alessandro si pentì presto del suo gesto e uscito dal carcere andò a chiedere il perdono dalla madre Assunta. Il 27 aprile 1947 Maria venne beatificata da Papa Pio XII e lo stesso Papa la canonizzò il 24 giugno 1950. Il suo corpo è custodito nel santuario della Madonna delle Grazie a Nettuno nella cappella eretta in suo onore.