Oggi, 8 luglio, la Chiesa Cattolica celebra la memoria di Sant’Adriano III, papa vissuto nel IX secolo, che salvò Roma durante una gravissima carestia. Le notizie che ci sono giunte su papa Adriano III sono scarse e frammentarie, soprattutto per quel che riguarda la sua vita prima della sua ascesa al soglio di Pietro, avvenuta il 17 maggio 884. Quel che è certo è che Agapito – questo fu il suo nome prima di divenire Papa – nacque in una potentissima famiglia del patriziato romano. Alcuni storici asseriscono che il nonno di Adriano III fosse il potentissimo Alberico di Tuscolo, fratello del pontefice Adriano I (772-795). Di conseguenza, secondo gli stessi storici, Adriano III sarebbe stato il fratello maggiore di un altro pontefice, Sergio III (904-911), altro esponente della famiglia dei conti di Tuscolo asceso al soglio papale.
Il 17 maggio 884, dopo la morte del viterbese Martino I (882-884), venne eletto come Papa Agapito. Probabilmente, stando agli storici, assunse il nome di Adriano III in omaggio al prozio, Adriano I, per sancire la continuità della linea politica. L’elezione di Adriano III avvenne in un’epoca particolarmente difficile per la Chiesa Cattolica. L’impero di Carlo Magno, dopo la morte del fondatore nell’anno 814, aveva iniziato un periodo di lento ma inesorabile declino, che si era manifestato alla morte di Ludovico il Pio, figlio di Carlo che aveva ereditato l’impero paterno. Alla morte di Ludovico il Pio, nell’anno 840, l’impero di Carlo Magno venne diviso tra i tre figli Lotario, Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo. Dopo varie vicissitudini, per una serie di fortunate coincidenze dinastiche, l’imperatore Carlo III il Grosso riuscì a riunire nelle proprie mani gran parte dei territori che appartennero all’impero del suo antenato Carlo Magno.
Per sancire il suo potere, Carlo III il Grosso riunì una Dieta imperiale a Worms, ingiungendo a papa Adriano III di parteciparvi per ottenere la sua legittimazione del figlio naturale Bernardo, che avrebbe così potuto ereditare la corona paterna evitando nuove divisioni dell’impero. Inoltre, un’altro importante scopo della Dieta era quello di definire le linee della lotta contro i pirati Saraceni, che terrorizzavano le coste dell’Italia centro-meridionale e della Provenza. Il pontefice, anziano e probabilmente malato, si mise in cammino verso la città tedesca di Worms. La salute del Papa si aggravò in maniera critica durante il passaggio degli Appennini e, nei pressi della località di San Cesario sul Panaro, il papa iniziò ad agonizzare. Il pontefice morente venne portato nella vicina abbazia benedettina di Nonantola, dove morì e venne sepolto. Era l’8 luglio 885.
Adriano III è uno dei pochissimi pontefici che non abbiano ricevuto sepoltura a Roma: il suo corpo è tutt’ora conservato presso l’abazia modenese di Nonantola. Nell’anno 1214, per volontà dell’abate di Nonantola, venne edificata a Spilamberto- villaggio fondato nel 1210 – una chiesa, che venne intitolata a Sant’Adriano III. La costruzione, approvata da papa Innocenzo III, è la prima testimonianza del culto ufficiale reso a Sant’Adriano III. Il culto di San Adriano III venne confermato ufficialmente dal pontefice Leone XIII nel 1891, che fissò la memoria liturgica del santo nel giorno 8 luglio, anniversario della sua morte.
Papa Adriano III venne ricordato, oltre che per la sua grande morigeratezza e per la vita estremamente frugale, per aver salvato migliaia di romani durante una carestia, quando riuscì, facendo uso delle risorse della Chiesa, a far affluire a Roma grandi quantitativi di cereali provenienti da oltremare.