Bergoglio ha incontrato re Abdullah II di Giordania e la regina Raina (davanti alla quale, con un gesto di grande galanteria, il papa si è inchinato), oggi in Vaticano. E’ stato il primo incontro di Francesco con i due regnanti. Prima che i due rimanessero da soli per il coloquio privato, il re ha espresso il rispetto per il Pontefice: “Ho un grandissimo rispetto per quello che lei sta facendo e per quello che la Chiesa cattolica fa”. Al centro del dialogo, la crisi siriana e la minaccia di un attacco da parte dei paesi occidentali. Il Papa e re Abdullah si sono detti d’accordo che l’opzione dell’attacco militare vada rifiutato e hanno indicato il dialogo come unica via d’uscita alla crisi siriana: “la via del dialogo e della negoziazione fra tutti i componenti della società siriana, con il sostegno della comunità internazionale, è l’unica opzione per porre fine al conflitto e alle violenze che ogni giorno causano la perdita di tante vite umane, soprattutto fra la popolazione inerme” hanno detto. Come dice il comunicato emesso dopo l’incontro, si è parlato anche di Gerusalemme con tutti i problemi legati alla città santa, ad esempio la richiesta dei palestinesi che essa diventi capitale del loro futuro stato a cui ovviamente Israele ha sempre detto di no. La Giordania è una grande sostenitrice del dialogo interreligioso: re Abdullah, dopo la crisi in seguito al discorso di Benedetto a Ratisbona, è stato un convinto fautore della ripresa del dialogo tra cristiani e islamici. Oggi è stato infatti sottolineato ancora una volta il “rilevato il positivo contributo che le comunità cristiane apportano alle società della Regione, di cui sono una parte integrante”.



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