Stupiti per le telefonate che quasi ogni giorno il Papa fa a persone sconosciute? Ebbene, sappiate che ne fa molte di più di quelle che i giornali riportano. Proprio ieri era venuta fuori la notizia della telefonata che Bergoglio ha fatto a un ragazzino di 12 anni malato di distrofia muscolare, l’ultima delle molte riportate dai giornali (qualcuna anche inesistente, va detto). Monsignor Dario Viganò, direttore del centro televisivo vaticano, parlando nel corso di una intervista con il settimanale Famiglia cristiana, ha però rivelato che il Papa di telefonate ne fa molte di più di quelle che noi veniamo a scoprire. Glie lo ha detto il Papa stesso: meno male che i giornalisti non sanno tutte le telefonate che ho fatto, ha detto. Il papa stava dicendo a Monsignor Viganò di dire ai giornalisti che le sue telefonate non sono una notizia: “Io sono così, ho sempre fatto questo anche a Buenos Aires. Ricevevo un biglietto, una lettera di un prete in difficoltà, una famiglia o un carcerato e rispondevo. Per me è molto più semplice chiamare, informarmi del problema e suggerire una soluzione, se c’è. Ad alcuni telefono, ad altri invece scrivo” ha detto Francesco. Nell’intervista Viganò ha anche spiegato quello che per lui è il significato profondo di queste telefonate: “Che lui si occupi della mia vita, di un mio problema, vuol dire che io conto veramente agli occhi di Dio. Poi magari faccio fatica nella preghiera, a credere. Se il Pontefice, che nell’immaginario comune è una persona distante, si prende la briga di chiamarmi significa che io sono prezioso per lui e soprattutto per il cuore di Dio” ha detto.