Il Papa è tornato a parlare della Siria nel corso dell’udienza generale del mercoledì in San Pietro. Un nuovo appello perché la “tragedia umana” della Siria venga risolta con il dialogo e la trattativa, “rispettando giustizia e dignità soprattutto per i più deboli”. I cattolici, ha detto ancora, si uniscano agli sforzi diplomatici e politici per risolvere i focolai di guerra del mondo. L’occasione del nuovo monito pontificio a cercare di risolvere la situazione della “cara Siria” è stata data anche dall’imminenza della Giornata Internazionale della Pace che si tiene il prossimo 21 settembre a cura delle Nazioni Unite. “Il Consiglio Ecumenico della Chiese si appella ai suoi membri affinché in tale giorno preghino per la pace” ha detto Francesco. A questo proposito il Papa ha chiesto a tutti i “cattolici di tutto il mondo ad unirsi agli altri cristiani per continuare ad implorare da Dio il dono della pace nei luoghi più tormentati del pianeta. Possa la pace dono di Gesù, abitare sempre nei nostri cuori e sostenere i propositi e le azioni dei responsabili delle Nazioni e di tutti gli uomini di buona volontà”. Nella giornata di oggi poi il Papa si incontrerà con i vescovi e i patriarchi latini d’oriente: a tema anche qui ovviamente la situazione siriana e il Medio oriente. I rappresentanti della Chiesa d’oriente sono già a Roma da alcuni gironi per la Conferenza dei vescovi latini appartenenti a 17 Stati arabi del Medioriente e dell’Africa orientale.