I carabinieri di Brescia hanno fermato ieri sera il datore di lavoro di Marilia Rodrigues Martins, la ragazza brasiliana di 29 anni uccisa a Gambara. L’uomo, interrogato per tutta la notte, si chiama Claudio Grigoletto: dopo il ritrovamento del corpo di Marilia, aveva raccontato di averle mandato un messaggio quello stesso pomeriggio per chiedere come andava il lavoro. Lei, secondo la sua versione, avrebbe risposto: “Tutto tranquillo”. Adesso è stato fermato con l’accusa di omicidio aggravato. L’autopsia effettuata ieri ha confermato che la ragazza è stata uccisa e che non si è tolta la vita come inizialmente si credeva. E’ stato inoltre scoperto che la ventinovenne era al terzo mese di gravidanza. A richiamare l’attenzione del proprietario dello stabile dove è stata trovata senza vita era stato un forte odore di gas, ma è stato poi scoperto che il tubo della caldaia da cui fuoriusciva il metano era stato manomesso dall’assassino per inscenare un suicidio. Inoltre la ragazza presentava diverse ferite alla testa difficilmente compatibili con una caduta dovuta a uno svenimento o a un malore.