Oggi, 5 settembre, la Chiesa ricorda la Beata Teresa di Calcutta. Il suo nome di battesimo era Agnes Gonxha Bojaxiu, conosciuta in tutto il mondo come Madre Teresa. Nacque a Skopje, in Macedonia, nel 1910, da una madre molto legata alla religione che la portava regolarmente in chiesa insieme agli altri fratelli. Quando non era ancora ventenne, arrivò per Agnes la decisione di prendere i voti ed entrò così a far parte della Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto. Il suo istinto di missionaria la portò fin da subito a trasferirsi in India, dove Madre Teresa si stabilì nel convento delle Suore di Loreto di Entally. Qui si dedicò per diversi anni all’insegnamento, fino a quando nel 1946 non avvenne qualcosa che le avrebbe cambiato la vita per sempre. Era una sera di settembre e Madre Teresa viaggiava in treno, quando arrivò per lei una seconda chiamata del Signore. Il suo posto non sarebbe stato più lì, all’interno del convento di Entally, perché la sua vera missione era un’altra. Madre Teresa si sarebbe occupata infatti da quel momento in poi dei più poveri, di quella fascia della popolazione indiana che viveva ai margini della società e per questo necessitava di aiuto e di assistenza. Fu così che la suora fondò una nuova congregazione, quella delle Missionarie della Carità, che sarebbe stata approvata dalla diocesi nel 1950. Ottenuto questo primo riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa, Madre Teresa iniziò a portare avanti l’attività della sua congregazione, tutta ispirata alla figura mariana, alla quale lei stessa era da sempre molto devota. Del resto proprio il ricordo della visita di Maria alla cugina Elisabetta era visto da Madre Teresa come una prova tangibile della sua propensione alla carità e dunque la stessa Maria non poteva che essere un’ispiratrice dell’azione delle Missionarie. Qualche anno dopo, nel 1965, alle Missionarie di Maria fu concesso il titolo di Congregazione di diritto pontificio. Così le suore poterono iniziare a lavorare anche fuori dai confini dell’India andando a costituire nuove sedi in Venezuela, Africa, America, Asia, Europa e persino nello Sri Lanka. Nel 1979 è stato conferito a Madre Teresa il Premio Nobel per la Pace, proprio in virtù della sua azione quotidiana a favore dei poveri. Intenso fu il suo impegno anche sul tema della famiglia. Criticava il divorzio, nonché l’aborto, in cui vedeva una sorta di forma di guerra, che prevedeva un vero e proprio omicidio, il più crudele che ci possa essere, perché compiuto da una madre nei confronti del figlio. Frequenti furono i suoi incontri con Papa Giovanni Paolo II, con il quale aveva avuto modo di stringere una forte amicizia e che vide per l’ultima volta qualche mese prima di morire. Madre Teresaè morta il 5 settembre 997, dopo essersi ammalata di cuore e aver contratto prima la polmonite e poi la malaria. I suoi funerali furono seguiti in tutto il mondo. La Chiesa prevede che debbano trascorrere almeno cinque anni dalla morte affinché si possa avviare il processo di beatificazione. Ma in questo caso Giovanni Paolo II decise di fare un’eccezione. Così nel 2003, a soli cinque anni dalla sua scomparsa, Madre Teresa è stata proclamata beata. Ora non resta che attendere il momento della canonizzazione, anche se sarà soltanto l’ufficializzazione di quello che la gente di tutto il mondo già le riconosce. Da vagliare vi sono moltissime segnalazioni di miracoli che si sarebbero verificati per intercessione di Madre Teresa ma dei quali al momento soltanto uno, quello relativo alla guarigione di Monica Besra, viene ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa.
La donna, di origini indiane, sarebbe guarita improvvisamente da una meningite tubercolare o forse da un tumore all’addome – le voci sono contrastanti – pregando Madre Teresa ed entrando in contatto diretto con un medaglione che riportava la sua immagine. Tuttavia, in seguito all’annuncio del miracolo, i medici che avevano avuto in cura la donna si divisero tra chi sosteneva la tesi della guarigione miracolosa e chi si dichiarava invece convinto che il tutto fosse da mettere in relazione con le medicine che per mesi e mesi Monica aveva assunto. La tomba di Madre Teresa si trova a Calcutta, presso la sede delle Missionarie della Carità, di cui oggi è presidente Suor Nirmala Joshi. Il luogo, dove è stata eretta anche una cappella per potervi celebrare la messa ogni mattina, è sede di pellegrinaggio da parte di migliaia di fedeli ogni giorno.