Papa Francesco ha postato un altro Tweet sul proprio account Twitter, invitando ancora una volta i fedeli cattolici e l’intera umanità a fare il possibile per scongiurare una nuova guerra. «Pregate per la pace!» dice il Papa sul popolare sociale network, aggiungendo l’hastag #prayforpeace e rinviando alla pagina Facebook del Vaticano, dove campeggia la notizia della giornata di preghiera di oggi per la pace in Siria (il titolo esatto è Giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio oriente e nel mondo intero). La veglia, in particolare, inizierà alle 18.30, in Piazza San Pietro. Migliaia, probabilmente milioni, le adesione al gesto richiesto dal Papa che, per i credenti, implica anche il digiuno. Una mobilitazione mondiale che coinvolte movimenti, associazioni, famiglie, parrocchie ma anche moltissimi laici. Il gesto voluto dal Papa si affianca all’iniziativa diplomatica del Vaticano. Francesco, infatti, ha inviato lettere ai capi di Stato coinvolti nella vicenda per scongiurare il peggio. Finora, Obama lo ha ignorato. Come Bush ignorò Giovanni Paolo II alla vigilia della guerra in Iraq. Questa volta, tuttavia, la mobilitazione potrebbe essere talmente imponente da sortire l’effetto voluto.