Dopo le polemiche, il crocefisso è tornato al suo posto nella stanza dell’assessore regionale della Basilicata Flavia Franconi. Quest’ultima, che è anche vicepresidente della giunta, lo aveva inizialmente rimosso in segno di “accoglienza e apertura verso tutti”, ma ha successivamente deciso di “soprassedere” per evitare ulteriori polemiche. La sua decisione aveva scatenato in particolare la reazione di Vito Santarsiero, consigliere regionale del Pd e sindaco della città di Potenza, il quale aveva definito “grave non solo il gesto, ma anche e soprattutto la motivazione per la quale è stato rimosso il crocifisso nella stanza dell’assessore regionale alla Sanità Franconi”. Secondo Santarsiero, infatti, la cultura cristiana “è cultura per eccellenza dell’accoglienza, dell’inclusione, del rispetto della persona umana ed è contro ogni forma di marginalizzazione”. Ritenere dunque che la presenza del crocifisso “possa essere intesa come ostativa dei principi dell’accoglienza e della democrazia” rappresenta “un grave oltraggio e una grave offesa alla cultura cristiana e al popolo lucano, che è popolo fiero delle proprie radici cattoliche e che vanta una forte e radicata cultura proprio dell’accoglienza e dell’inclusione”.