Il brigadiere dei carabinieri Giuseppe Giangrande, ferito da un colpo di pistola sparato da Luigi Preiti davanti a Palazzo Chigi il 28 aprile dell’anno scorso durante l’insediamento del governo Letta, è ricoverato da oltre una settimana presso l’ospedale Santo Stefano di Prato. Il ricovero si è reso necessario a causa di una insufficienza polmonare e Giangrande è stato sottoposto anche a una tracheotomia, ma non sarebbe in pericolo di vita. “Attendiamo che le cose migliorino giorno per giorno, e stiamo a vedere”, ha detto la figlia, spiegando che “dopo l’intervento di tracheotomia sembra che cose stiano andando meglio”. L’azienda ospedaliera ha diffuso poi anche un comunicato sulle condizioni di salute del carabiniere, facendo sapere che “la situazione clinica è stabile. Il paziente è cosciente, orientato e collaborante. I parametri emodinamici sono stabili. Le condizioni respiratorie sono in miglioramento. In data odierna è stata effettuata una tracheotomia come preventivato già nei giorni scorsi al fine di agevolare la successiva fase di riabilitazione”. Intanto tra pochi giorni, il 21 gennaio, prenderà il via il processo a carico di Luigi Preiti, accusato di tentato omicidio plurimo.