Il 18 gennaio la Chiesa cattolica celebra la Beata Beatrice II d’Este, nata nel castello di Calaone, nei colli Euganei (l’attuale Padova) nel 1230 e morta a Ferrara e nel 1262. La monaca decise di consacrarsi a Dio in un monastero fondato da lei rispettando i valori fondamentali della Regola di San Benedetto. Conosciamo parte della sua vita grazie al testamento di suo padre, alle biografie di un monaco padovano e di una monaca ferrarese e a una citazione dedicata a lei nella Chronica Parva Ferrariensis. Beatrice fu figlia di Azzo VII, marchese d’Este, appartenente alla storica dinastia degli Estensi di Ferrara, e di Giovanna di Puglia. Fu educata da zia Beatrice e nonna Leonora di Savoia, prima di sposarsi a 19 anni con Galeazzo, podestà di Vicenza, morto in battaglia contro Federico II. Al suo ritorno a Ferrara, Beatrice decise di ritirarsi a vita monastica nell’isoletta di San Lazzaro, ricevendo dalle sue damigelle l’abito di san Benedetto. Grazie a papa Innocenzo IV, le fu consentito di trasferirsi nel monastero di Santo Stefano della Rotta e abbracciò la regola di San Benedetto nel 1254, sotto il vescovo Giovanni. Dopo una vita dedita alla santità, Beatrice morì il 18 gennaio 1262 e fu sepolta nel gran chiostro, che divenne in futuro una conosciuta meta di pellegrinaggi. Beatrice II fu nipote della Beata Beatrice I d’Este e cugina della Beata Beatrice III Estense regina d’Ungheria. In alcuni casi le tre beate omonime ancora oggi vengono confuse. Le statue dei santi e beati della sua famiglia sono oggi conservate nella chiesa di Sant’Agostino in Modena. Fu fatta beata grazie a papa Clemente XIV il 23 luglio 1774, mentre la Messa e l’ufficio dedicati a lei furono concessi dal suo successore, Pio VI, nel 1775. Il suo sepolcro è oggetto di un miracolo che si ripete in alcuni periodi sparsi nell’anno: infatti, esso sprigiona un miracoloso liquido e dalle sue ossa viene emanato un profumo delicato. Viene venerata molto spesso dai fedeli in caso di gravi calamità naturali. Tante le informazioni sbagliate riportate sulla sua vita. Si diceva che lei fosse nata nel castello di Ferrara, quando ai suoi tempi non esisteva alcun castello nella città dell’Emilia-Romagna.



Quando nacque, la dinastia degli Estensi non si era ancora radicata a Ferrara, ma si trovava ancora nei territori di Este. Un quadro dell’artista Bartolomeo Veneto, intitolato “Lucrezia Borgia nei panni della Beata Beatrice II”, fu erroneamente considerato come il ritratto reale della beata, mentre in realtà si trattava della stessa Lucrezia che amava farsi ritrarre nei panni di vari personaggi storici e religiosi. A questi bisogna aggiungere la già citata confusione tra Beatrice I, Beatrice II e Beatrice III, oggetto spesso di scambi di foto e poste in questo ordine in base alla data di beatificazione e non di nascita.

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