C’è anche San Launomaro tra i Santi e i Beati che vengono celebrati il 19 gennaio dalla Chiesa cattolica.

Le non moltissime informazioni che abbiamo a nostra disposizione su Launomaro sono giunte a noi dalle Vitae, le quali sono state a loro volta redatte in epoca carolingia e sono considerate di conseguenza scarsamente attendibili dal punto di vista del valore storico. 



Sono proprio esse a riferire che Launomaro nacque all’interno di una famiglia estremamente povera nella località di Neuville-la-Mare, sita nella diocesi di Chartres. Nel corso della sua infanzia e dell’adolescenza, proprio per aiutare la sua famiglia mettendo a sua disposizione una fonte di reddito in più, avrebbe praticato la pastorizia. Una condizione lavorativa che non gli avrebbe però impedito di essere avviato agli studi da Cherinus, un prete locale che aveva presto individuato la sua vocazione. Una volta compiuto il suo percorso scolastico, ricevette quindi l’ordinazione sacerdotale assumendo la funzione di economo nell’ambito del capitolo di Chartres. 



Una condizione che però gli avrebbe impedito di soddisfare la sua tendenza alla riflessione e alla preghiera, oltre che il suo desiderio di solitudine. Proprio per questo motivo, avrebbe quindi deciso ben presto di ritirarsi in qualità di eremita, nella foresta di Perche. Proprio nel corso di questo periodo, il santo sarebbe stato protagonista di un episodio molto particolare, quello derivante dall’incontro con dei briganti, avvenuto nel corso di una delle escursioni che Launamaro usava svolgere occasionalmente a piedi scalzi e con la inconfondibile tunica nera, che era stretta ai suoi fianchi da una lunga cintura di cuoio. Escursioni nel corso delle quali, era solito cantare salmi e inni, che avrebbero attratto una banda di briganti la quale sopravviveva depredando i viaggiatori che avevano la malasorte di essere da loro intercettati nel corso del cammino intrapreso. Un incontro rivelatosi decisivo nella vita dei banditi, i quali avrebbero deciso di aderire all’invito fatto loro per una vita onesta e consacrata alla fede e di convertirsi, dando allo stesso tempo notizia agli abitanti del luogo della presenza di quello strano eremita, trasformandolo nell’oggetto di un vero e proprio culto, tanto da spingere gli stessi ad un incessante pellegrinaggio, al fine di riceverne la benedizione. 



Dopo questo episodio, Launamaro si sarebbe quindi stabilito nella località di Bellomer, la stessa che avrebbe visto in seguito sorgere un convento dipendente da Fonte-vrault. Negli anni tra il 560 e il 575, il santo avrebbe quindi dato impulso alla costruzione del monastero di Corbion, situato a non molta distanza da Chartres. Lo stesso monastero, negli anni successivi avrebbe mutato la sua denominazione in quella di Le-Moutier-au-Per-che. 

La sua morte,sarebbe avvenuta nel mese di gennaio del 593, quando San Launamaro aveva quindi già varcato la soglia dei 100 anni. Tra le altre notizie che si hanno di lui, resta da verificare quella riguardante la sua presenza nell’abbazia di Micy, o un suo rapporto di alcun genere con questo luogo di culto, che viene però affermata da alcune fonti.

Le sue spoglie mortali vennero comunque inumate in un primo momento all’interno della chiesa di St-Martin-du-Val, per poi essere in un secondo momento tra­slate prima a Corbion, nel 595, quando cioè era morto da due anni, poi ad Avranches ed infine a Le Mans. Nel corso delle invasioni normanne, il suo corpo fu poi messo in salvo a Blois, nel corso dell’874, mentre mezzo secolo dopo venne costruito il monastero di St-Laumer, al quale fu unito quello di Corbion, in una struttura che fu chiamata ad ospitarlo. Una struttura la quale andò poi distrutta nel corso del 1567, ad opera degli Ugonotti che la incendiarono. Nel corso dell’incendio, le reliquie furono disperse. In conseguenza di tutte queste peripezie, si salvò soltanto il teschio del santo, che era stato trasferito nel corso del 912 a Moissac. Lo stesso teschio fu poi traslato nel 1284, su impulso di Simone di Bourges, operazione che consentì di salvarlo dalle successive distruzioni.

Per quanto riguarda le usanze legate a San Launamaro, va ricordato che la festa in suo onore viene celebrata all’interno dell’ordinario di Chartres dal tredicesimo secolo, mentre il suo nome è stato iscritto nel Martirologio francese e in quello dei benedettini, occupando la data del diciannove gennaio.

L’iconografia che lo riguarda, si connota a sua volta per una certa genericità, tanto che il santo viene raffigurato in maniera estremamente semplice. La stessa semplicità che caratterizza la statua duecentesca sita nel portale meridionale della cattedrale di Chartres, ove appare nelle vesti di abate recando un libro nella sua mano destra.