“La Parola di Dio è viva ed efficace, discerne i sentimenti ed i pensieri del cuore”. Papa Francesco, nella consueta Messa mattutina a Casa Santa Marta, è partito da questa considerazione per spiegare che la libertà cristiana sta nella “docilità alla Parola di Dio”. Il Vangelo, ha detto il Pontefice, “è novità. La Rivelazione è novità. Il nostro Dio è un Dio che sempre fa le cose nuove e chiede da noi questa docilità alla sua novità”. Nel Vangelo, “Gesù è chiaro in questo, è molto chiaro: vino nuovo in otri nuovi. Il vino lo porta Dio, ma dev’essere ricevuto con questa apertura alla novità. E questo si chiama docilità. Noi possiamo domandarci: io sono docile alla Parola di Dio o faccio sempre quello che io credo che sia la Parola di Dio? O faccio passare la Parola di Dio per un alambicco e alla fine è un’altra cosa rispetto a quello che Dio vuole fare?”. Noi dobbiamo quindi sempre “cercare di adattarci, di adeguarci a questa novità della Parola di Dio, essere aperti alla novità”. Il Papa ha quindi ribadito che la libertà cristiana e l’obbedienza cristiana “sono docilità alla Parola di Dio, è avere quel coraggio di diventare otri nuovi, per questo vino nuovo che viene continuamente. Questo coraggio di discernere sempre: discernere, dico, non relativizzare. Discernere sempre cosa fa lo Spirito nel mio cuore, cosa vuole lo Spirito nel mio cuore, dove mi porta lo Spirito nel mio cuore. E obbedire. Discernere e obbedire”. Poi ha concluso: “Chiediamo oggi la grazia della docilità alla Parola di Dio, a questa Parola che è viva ed efficace, che discerne i sentimenti e i pensieri del cuore”.