La notte dell’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia tra il primo e il 2 novembre 2007, Raffaele Sollecito era a casa sua dove “guardò sul pc il film Il Magico mondo di Amelie e poi un cartone animato, Naruto“. Lo hanno detto i legali del ragazzo, accusato insieme ad Amanda Knox, durante la penultima udienza del processo d’appello bis che ha preso il via stamattina a Firenze. Il 30 gennaio, invece, sarà il giorno della sentenza. “Il pg ha definito quello del pc un alibi falso e fallito. Non è così – ha spiegato l’avvocato Luca Maori – Dalle 18.30 del primo novembre fino al 2 novembre a mezzogiorno Sollecito è rimasto a casa”. Secondo la difesa, inoltre, alle 21.10 Sollecito ha spostato il file del film Amelie in una diversa cartella e alle 21.26 ha aperto quello del cartone animato Naruto. “Fino alle 5.32 ha interagito con il computer, scaricando musica, vedendo film senza soluzione di continuità”. Il ragazzo ha intanto fatto sapere che il giorno della sentenza sarà in Italia, ma “non ho deciso se sarò qua a Firenze, o a Bari. Dipenderà dalle contingenze organizzative”. Nella requisitoria, il pg Alessandro Crini ha chiesto 26 anni di carcere per Sollecito e a 30 per Amanda Knox, l’altra imputata che si trova tuttora negli Stati Uniti.



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