La sentenza del processo per l’omicidio di Meredith Kercher è arrivata. Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono colpevoli dell’omicidio e il tribunale li condanna rispettivamente a 28 anni e a 25 anni di reclusione.
Amanda Knox “va assolta per difetto di prova sulla sua presenza sul luogo del delitto”. Lo ha detto il legale della giovane americana, l’avvocato Luciano Ghirga, durante la replica di fronte alla Corte d’assise d’appello di Firenze. “Non abbiamo prove della presenza del sangue di Meredith sulla lama del coltello”, ha aggiunto il difensore, definendo “inammissibile e infondata” la richiesta di misura cautelare per la Knox e Sollecito. Quest’ultimo ha da poco lasciato l’aula, ma ha fatto sapere che a breve farà ritorno. E’ presente in aula anche Patrick Lumumba, il musicista congolese inizialmente coinvolto nell’indagine ma poi prosciolto perchè estraneo ai fatti: “Amanda è un lupo travestito da agnello”, ha detto.
E’ attesa in serata la sentenza al processo d’appello bis per l’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nella notte tra il primo e il 2 novembre 2007. Raffaele Sollecito è arrivato questa mattina nell’aula della Corte d’assise d’appello a Firenze, accompagnato dal padre e da altri membri della famiglia, mentre Amanda Knox seguirà lo svolgersi del processo da Seattle, dove si trova attualmente insieme alla madre. “Venire qua stamani è una scelta di coraggio e di rispetto nei confronti della Corte e di fiducia nella giustizia”, ha detto Francesco Sollecito, il papà di Raffaele. In primo grado, Amanda Knox e Raffaele Sollecito vennero condannati rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere, ma in appello arrivò l’assoluzione. Questa seconda sentenza venne però annullata dalla Cassazione, stabilendo il nuovo appello che è in corso e che si chiuderà nella serata di oggi: l’accusa ha chiesto 30 anni per Amanda e 26 per Raffaele. Per il delitto sta invece già scontando una condanna definitiva a 16 anni l’ivoriano Rudy Guede.