Si è saputo in queste ultime ore cosa sarebbe successo al pezzetto di stoffa con il sangue del pontefice: i due rapinatori, non rendendosi conto di cosa fosse, l’hanno buttato via. Sale poi a tre il numero delle persone arrestate: tutti e tre tossicodipendenti di 18 anni, non si erano resi conto di cosa avevano esattamente rubato. Aperta l’ampolla che conteneva la reliquia, hanno tenuto l’oggetto di ferro e buttato via il contenuto. Sembra non si ricordino più dove.
Sono state arrestate due persone, sembra siano tossicodipendenti, in relazione al furto della reliquia di Papa Giovanni Paolo II avvenuta qualche giorno fa nella chiesa di San Pietro alla Ienca in provincia dell’Aquila. I due giovani erano stati fermati per un’altra rapina e hanno ammesso anche il furto della reliquia. La quale è stata recuperata solo nella parte esterna in ferro: manca infatti ancora il pezzo di tessuto della veste del Papa sporca di sangue, quello versato quando fu colpito il 13 maggio 1981 in Piazza San Pietro. Avevano nascosto la refurtiva nell’ex ospedale psichiatrico di Santa Maria di Collemaggio: c’era anche il crocifisso rubato dalla chiesa. Ha così commentato l’episodio il presidente dell’associazione San Pietro della Ienca: “C’è l’involucro che conteneva la reliquia. Se Wojtyla ha perdonato il suo aggressore perché non dovrebbe perdonare anche questi ragazzi?”.