La voce composta e ferma che risponde all’altro capo del filo è quella della segreteria telefonica “al momento non possiamo rispondere, lasciate un messaggio dopo il segnale acustico, grazie”. Ce lo immaginiamo già, Bergoglio, sorridere all’altro capo del filo. “Ma cosa avete di urgente da fare da non poter rispondere al telefono? Sono Papa Francesco, volevo farvi gli auguri. Vedo se riesco a chiamare più tardi. Che Dio vi benedica!”. Il Pontefice ha chiamato – la mattina del 31 dicembre – il convento delle Carmelitane Scalze a Lucena (Cordoba) per gli auguri di fine anno, ma nessuna delle suore ha risposto al telefono. Così il Santo Padre ha lasciato un messaggio in segreteria. Suor Adriana , priora del convento, ha rivelato che lei, insieme a quattro sorelle, era ritirata per la preghiera di mezzogiorno (Bergoglio ha infatti chiamato alle 11.45). E racconta: “Quando mi sono resa conto che era lui volevo morire! La nostra amicizia risale a quindici anni fa, ma non pensavo che il Papa ci avrebbe ricordato. “Non sapevamo che fare, racconta sempre suor Adriana. Finchè, alle 19.15, ecco che il telefono squilla ancora e questa volta il Papa ha potuto parlare direttamente con le carmelitane (tre delle quali, sono argentine e conoscono appunto Papa Francesco) per le felicitazioni e la benedizione.