E’ stato finalmente risolto, dopo appena pochi giorni, il caso del massacro avvenuto nella villetta di Caselle in cui hanno perso la vita Claudio Allione, 66 anni, la moglie Maria Angela Greggio, di 65, e la suocera Emilia Campo Dall’Orto, 94 anni. L’assassino ha confessato ed è stato arrestato: si tratta di Giorgio Palmieri, torinese di 56 anni, convivente della collaboratrice domestica della famiglia che nell’ottobre scorso è stata licenziata perché sospettata di aver rubato una collana. Anche lei è stata interrogata a lungo nelle ultime ore, ma ha fatto sapere di aver interrotto la relazione con Palmieri il primo dell’anno. Senza un’occupazione fissa, l’omicida ha svolto nell’ultimo periodo diversi lavori saltuari: nel suo passato c’è anche un precedente per sequestro di persona a scopo di rapina. “Verso le ore 1915-19,30 dello scorso venerdì mi sono recato presso l’abitazione della famiglia Allione con l’intenzione di rubare o commettere una rapina – ha detto nella confessione – La signora Greggio circa un anno fa mi aveva prestato 500 euro, io stavo vivendo un momento di difficoltà economica rilevante, ho subìto uno sfratto esecutivo circa un anno fa. Ho pensato di recarmi presso l’abitazione Allione per prendere il denaro e allo scopo ho ritenuto di utilizzare una scusa per entrare in casa, la restituzione del debito”. Palmieri è entrato in quella casa già armato di tagliacarte, con il quale ha compiuto la strage: prima ha ucciso l’uomo e la moglie, poi scappando ha incontrato l’anziana donna, la quale lo ha riconosciuto. L’assassino ha accoltellato anche lei: prima di andarsene, le ha dato un bacio in fronte e l’ha coperta con un telo bianco.