Si accende il dibattito sulla liberalizzazione della Cannabis. L’apertura, su tutti, di Sinistra Ecologia e Libertà e del Partito Democratico, per mano soprattutto del sanatore Luigi Manconi (che ha presentato un disegno di legge a palazzo Madama in ottica liberalizzazone) del scatena gli animi. La Lega Nord si divide (il neosegretario Salvini, oltre a Maroni, è contrario), mentre arriva un secco no da Gasparri – “Una proposta che non passerà mai” – e da Carlo Giovanardi, autore insieme a Fini della Legge Giovanardi che ha di fatto equiparato le droghe leggere a quelle pesanti. Il testo, datato 2006, ha messo sullo stesso piano (per esempio) marijuana e hashin con cocaina ed eroina. Don Chino Pezzoli, che gestisce la fondazione Promozione e solidarietà umana è intervenuto sulla questione sulle pagine del quotidiano mettendo subito in cose in chiaro: “La cannabis, di leggero, non ha proprio niente”. Pezzoli avverte: “L’età in cui si comincia ad assumere cannabis si abbassa sempre più. Attenti quindi alla vita che finisce in fumo. I politici hanno l’obbligo di informarsi sui danni al sistema nervoso centrale”. E continua: “Di fronte a qualsiasi droga occorre essere veri. Rendere chiaro a tutti […] che qualsiasi droga fa male. La legalizzazione della cannabis rappresenta un’ulteriore spinta al consumo”. Il don critica la tesi diffusa “del permissivismo” secondo la quale un canna non può certo far male: “Una canna? Non ha mai ammazzato nessuno!”. “Educhiamo, per favore, i giovani alla salute e finiamola una volta per tutte di far passare un’informazione falsa e di presentarsi come politici liberali, democratici perché si permette ai giovani di fumarsi la testa” è il suo invito. Pezzoli cita dunque i risultati del volume “Cannabis e danni della salute” pubblicato (nel 2011) dal dipartimento politiche antidroga nazionale. Citando il resoconto di Giovanni Serpelloni, scrive: “La pericolosità varia e aumenta anche in base alle caratteristiche individuali del soggetto, alle concentrazioni di principio attivo contenuto, alla frequenza d’uso e al periodo di assunzione”. E ancora: “A oggi esistono prove scientifiche che queste sostanza non può più essere considerata leggera”. E in merito, un singolo spinello con la skunk (varietà della cannabis) per le alte concentrazioni di Thc che presenta può provocare, da solo, un’overdose.