Il 9 gennaio la Chiesa Cattolica celebra la beata Alessia Le Clerc, fondatrice, insieme a Pierre Fourier (sacerdote e riformatore delle comunità dei Canonici Regolari di Sant’Agostino della Lorena), dell’istituto religioso femminile delle Canonichesse di Sant’Agostino della Congregazione di Nostra Signora. La sua storia è abbastanza particolare. La beata Alessia (poi Maria Teresa di Gesù) non si dedicò subito a Dio: fino a venti anni condusse la sua esistenza tra divertimenti e cedendo ai piaceri della vita tipici di una giovane. Nata nel febbraio del 1576 a Remiremont, piccolo paese nella regione della Lorena, proveniva da una famiglia benestante ed agiata e questo, oltre alla sua spiccata intelligenza ed affabilità, le permise di condurre una vita mondana molto vivace. Qualcosa, però, cambiò quando la giovane Alessia Le Clerc ebbe una crisi spirituale e decise di rivoluzionare completamente la sua vita facendo voto di castità e consacrandosi a Dio. Fondamentale nella sua vita fu l’incontro con San Pierre Fourier, che in quegli anni era parroco di Mattaincourt e che divenne la sua guida spirituale e ispiratore per la sua nuova esistenza. Solo un anno dopo, infatti, la Beata francese insieme ad altre quattro compagne cominciò la sua opera di educazione ed insegnamento delle fanciulle più povere. Era la notte di Natale del 1597. Passò un altro anno e Alessia Le Clerc e le sue consorelle aprirono la prima scuola femminile a Poussay e contemporaneamente il vescovo di Toul accettò una prima stesura della regola di questa nuova istituzione per l’insegnamento e il sostegno delle giovani più bisognose: le Canonichesse Regolari di Nostra Signora sotto la regola di Sant’Agostino, composta dal santo francese Pierre Fourier. Questa opera divenne così importante e popolare che il loro intervento fu richiesto in tante altre città della Lorena e non solo. Il numero della religiose insegnanti della Congregazione aumentò notevolmente e, così, vennero fondate tante altre scuole che furono preziose per l’apostolato di educazione delle giovani fanciulle senza mezzi economici. L’ordine delle Canonichesse Regolari di Nostra Signora fu approvato, prima nel 1603, dal Cardinale Legato di Lorena e, successivamente nel 1615 e 1616, da papa Paolo V. Il primo monastero ufficiale del nuovo ordine religioso femminile venne fondato nell’anno successivo e, qui, nella solitudine della clausura, la Beata Alessia Le Clerc e le compagne poterono iniziare l’anno del noviziato. Così poco più che quarantenne prese i voti, scegliendo il nome di suor Maria Teresa di Gesù. La sua vita religiosa ufficiale però durò solo pochi anni, infatti, a gennaio del 1622 si spense nella Casa di Nancy come semplice suora, dopo aver rinunciato pochi giorni prima della morte alla carica di Superiora Generale che aveva ottenuto un anno dopo aver emesso i voti. La sua scomparsa provocò molta commozione non soltanto tra la sue consorelle, ma anche tra le tante fanciulle che aveva aiutato e sostenuto negli anni. Nonostante la venerazione che accompagnava la figura di Alessia Le Clerc la sua causa di beatificazione fu travagliata ed ebbe un percorso molto lungo per diversi motivi legati a situazioni politiche ed eventi bellici.
Suor Maria Teresa di Gesù, infatti, venne beatificata ben 325 anni dopo la sua morte. L’iter diocesano per la sua iscrizione nel numero dei Beati si aprì a Saint Diè nel dicembre del 1885, continuò a Nancy e la causa di beatificazione fu introdotta nel febbraio del 1899 per essere proclamata ufficialmente Beata nel maggio del 1947 da Papa Pio XII. Anche i suoi resti non ebbero un destino semplice; durante la Rivoluzione francese andarono persi per essere ritrovati quasi duecento anni dopo, nel 1950, quando vennero dichiarati autentici dalla Congregazione dei Riti e vennero conservati nella cappella del monastero di Nancy, dove la Beata era morta. L’etimologia del nome Alessia significa colei che protegge e deriva dal greco. L’immagine della Beata ci è giunta grazie ad un ritratto postumo fatto realizzare dai Duchi di Lorena.