Oggi sarebbe il compleanno di don Giussani, nato il 15 ottobre del 1922. Leggendo la storia della sua vita, scritta da Alberto Savorana, non si finisce di scoprire, anche per chi lo ha conosciuto o seguito, la ricchezza della sua vita, la sensibilità con cui ha sentito e risposto a ciò che Dio gli chiedeva, l’intelligenza con cui ha saputo capire il suo tempo, la robustezza dei criteri che ci ha lasciato e con cui possiamo capire il tempo di oggi.



Ieri sera, ad esempio, ho letto le pagine in cui si racconta degli incontri con Giovanni Paolo II e si riporta il commento che il papa fece al nome Comunione e Liberazione: “Devo dire che mi piace molto questo nome , mi piace per molti motivi, per un motivo teologico e per un motivo direi ecclesiologico. È talmente congiunto tale nome con la ecclesiologia del Vaticano II. Poi mi piace per la prospettiva che ci apre, la prospettiva personale, interiore e la prospettiva sociale. Comunione e Liberazione: per la sua attualità questo è il compito della Chiesa oggi”.



Sintesi perfetta quella del Papa. Attualità ancora valida.

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