Nel giorno 15 ottobre, la Chiesa Cristiana celebra santa Teresa d’Avila. Nata nel marzo del 1515, Teresa è la terza di nove fratelli nati dalle seconde nozze del padre Alfonso Sanchez con la giovane Beatrice de Ahumada. Della sua infanzia non si conosce molto ma, leggendo la sua autobiografia, si colgono aspetti importanti della sua vita familiare. Lei stessa descrive il padre come una persona buona e caritatevole e quando fa riferimento alla madre ne sottolinea l’onestà, la bellezza, l’intelligenza e il suo grande amore per la lettura. Appena sedicenne Teresa, per volontà del padre, si reca ad Avila presso il monastero dell’ordine di sant’Agostino per portare a termine un rigoroso percorso educativo e la vicinanza con l’educatrice Maria Briceno fu determinante per Teresa ai fini della sua scelta di vita. Per problemi di salute fa ritorno nella casa paterna, trascorre la convalescenza presso la residenza di campagna della sorella Maria e ha l’occasione di leggere molti testi di spiritualità. Ad avvenuta guarigione, si dedica alla cura della sua famiglia per circa tre anni e affronta il dolore per la perdita del fratello Rodrigo, caduto sul campo di battaglia in territorio cileno. Inizia per Teresa un periodo di crisi profonda, che sfocia nella decisione di far parte dell’Ordine delle carmelitane di Avila. Per superare le ostilità del padre ed entrare in convento, Teresa è costretta ad allontanarsi da casa di nascosto. Davanti al fatto compiuto il padre si rassegna e fissa la dote della figlia con le monache del convento. Nel 1536 Teresa comincia il noviziato e a breve indossa l’abito dell’ordine carmelitano. La salute cagionevole costringe Teresa a lasciare temporaneamente il monastero e ritornare in famiglia per curarsi. Il padre è molto preoccupato e decide di portarla a Bacedas per incontrare una guaritrice del luogo. La giovane monaca non mostra alcun miglioramento, i dolori sono lancinanti e la sua salute peggiora.
Allo stremo delle forze e quasi agonizzante, viene riportata ad Avila, dove si teme per la sua vita. Le sue consorelle preparano un sepolcro che sia degno di custodirne la salma ma Don Alfonso, il padre della giovane carmelitana, non crede alla imminente morte della figlia. Dopo un’agonia durata quattro giorni, riprende conoscenza: Teresa è molto debilitata ma è ancora viva. Ci vorrà qualche anno per ristabilirsi, anni che Teresa trascorre nell’infermeria del suo monastero, mantenendo sempre vivo il suo rapporto con il mondo esterno. La sua semplicità e la capacità di trasmettere amore attirano nel parlatorio del convento tante persone. Teresa si rende conto di dedicare poco tempo alla preghiera e decide di ridurre ogni altra attività. Nei suoi scritti si legge della sua seconda conversione, quando per caso il suo sguardo si posa sull’immagine di Nostro Signore, che mostra le sue piaghe. Un senso di commozione e di dolore la pervade e decide di dedicarsi solo alla preghiera. Gli anni successivi sono caratterizzati da un vita spirituale molto forte che comprende lo studio approfondito di testi mistici.
Santa Teresa soffrì molto per essere definita dal suo confessore e dai gesuiti poi, “vittima di possessione diabolica”, le viene ordinato di astenersi dal sacramento della Eucarestia e addirittura si ipotizza per lei la pratica dell’esorcismo. Grazie al frate Pietro d’Alcantara, dell’ordine dei francescani, Teresa supera quella terribile accusa e comincia a pensare di riformare l’ordine delle Camelitane. E’ proprio ad Avila che suor Teresa, pur senza difficoltà, mette in atto il suo progetto di riforma e fonda il primo nuovo monastero. E la prima volta che gli interni di un convento prevedono una grata attraverso la quale le monache possono partecipare alla celebrazione della Messa. Santa Teresa sarà ricordata per essere stata la promotrice della riforma delle monache e dell’ordine dei frati carmelitani scalzi. Muore nel 1582. Autrice di autorevoli testi mistico-spirituali, tra cui “Il castello interiore”, un libro che racconta il cammino dell’anima verso Dio. La beatificazione avviene nel 1610 e nel 1622 viene proclamata santa dal pontefice Gregorio XV. Santa protettrice degli scrittori, il suo corpo è conservato in Spagna ad Alba de Tormes nella chiesa dell’Annunciazione e il suo cuore è custodito separatamente in una teca preziosa.