Nel giorno 16 ottobre, la Chiesa Cristiana ricorda Santa Edvige. Di nobili origini, la santa nacque nel 1174 ad Andechs, città tedesca situata nella regione della Baviera, da Agnese di Rochlitz e Bertoldo IV d’Andechs, duca di Merania, che la mandarono ben presto a Kitzingen, città della Franconia, sede di un importante monastero di suore benedettine. Proprio in questo luogo Edvige venne educata adeguatamente per andare in sposa a Enrico I il Barbuto, che sposò a Breslavia, una volta divenuta sedicenne, divenendo duchessa qualche anno dopo, quando il marito acquisì il titolo di duca di Slesia succedendo al padre Boleslao. Edvige diede al duca sei figli (Boleslao, Corrado, Enrico, Agnese, Sofia e Gertrude) e lo affiancò in maniera egregia nella difficoltosa gestione del territorio da questi governato, mostrando una grande capacità nel sapersi guadagnare la benevolenza della gente polacca, anche con il grande impegno profuso nell’apprendimento della loro lingua. Inoltre, Edvige riescì a far breccia nel cuore dei sudditi polacchi attraverso l’incessante opera di carità nei confronti degli indigenti portata avanti attraverso l’esempio, che comportò per lei anche la rinuncia alle ricchezze e alle comodità confacenti ad una donna del suo rango: le notizie pervenute grazie ai biografi parlano infatti di una donna che mostra la propria vicinanza ai più poveri anche nel vestiario, indossando sovente vestiti usati e scarpe vecchie. La santa fece inoltre costruire diversi ospizi, in cui i meno abbienti venivano ospitati e aiutati.
La sua vita familiare le diede molte tribolazioni, dato che perse quasi tutti i figli quando questi si trovavano ancora in giovane età, fatta eccezione per Gertrude: nonostante ciò, si dice che Edvige affrontò tutte le prove che la vita le mise davanti con grande compostezza, forse anche a causa della vicinanza agli ambienti religiosi del suo tempo, che imponevano un certo contegno, ma anche grazie al sollievo che trovò nella preghiera. La sua grande devozione la indusse, nel 1202, a fondare un monastero cirstencense in quel di Trebnitz (oggi Trzebnica), dove si rinchiuse nel 1238 in seguito alla dipartita del marito e dove trascorse gli ultimi anni della sua esistenza terrena, divenendo monaca e vivendo in penitenza. Morì il 15 ottobre del 1243 e, in rispetto alle sue ultime volontà, venne seppellita nella tomba comune del luogo sacro da lei fondato.
Il percorso per la sua canonizzazione venne avviato il 7 novembre del 1262, ai tempi di papa Urbano IV, e si concluse il 26 marzo del 1267 per mano di papa Clemente IV. Inizialmente fissato nella data del 15 ottobre, il suo culto fu in seguito portato al 16 dello stesso mese per cedere il posto a quello di santa Teresa di Gesù.