Il 18 ottobre, la Chiesa Cristiana ricorda San Luca. Nato intorno all’anno 10 ad Antiochia di Siria, San Luca proveniva da una famiglia che osservava il culto pagano. Davvero scarse sono le notizie biografiche relative ai primi anni della sua esistenza, mentre analizzando i suoi scritti gli studiosi hanno accertato che egli svolgeva la professione di medico, cosa che peraltro sarebbe confermata dall’appellativo con cui era solito indicarlo San Paolo, che lo chiamava il “caro medico”. Luca fece il suo primo incontro con Paolo proprio nella sua città natale, dove quest’ultimo giunse su invito di Barnaba per iniziare ai principi del cristianesimo tutti i pagani e gli ebrei della zona divenuti cristiani. 
Convertitosi alla fede cristiana, cominciò a seguire gli apostoli e in particolare San Paolo, che accompagnò anche in alcuni dei suoi viaggi, come, ad esempio, a Gerusalemme e Roma e, proprio ai nuovi cristiani, quelli che si convertirono grazie all’opera di Paolo di Tarso, erano quasi sicuramente diretti i suoi scritti. A proposito di questi ultimi, c’è da dire che San Luca fu persona estremamente colta, come dimostrato dalla grande padronanza della lingua greca, nonché autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli, il primo scritto tra il 63 e il 64 d. C, i secondi, con ogni probabilità, nei due anni precedenti. A differenza degli altri Vangeli, quello di San Luca si sofferma in particolare sull’infanzia di Gesù, riferendo inoltre fatti riguardanti l’esistenza della Vergine Maria non menzionati negli scritti di Marco, Giovanni e Matteo. Il suo vangelo si distingue dagli altri per la minuziosa opera di collocazione cronologica degli episodi narrati, che lo rende un documento di grande importanza non soltanto dal punto di vista religioso ma anche storico. Non avendo avuto modo di conoscere Gesù e di vederlo operare, l’evangelista si rifece alle narrazioni che ebbe modo di ascoltare da alcuni testimoni, tra i quali ci sono anche gli apostoli e, probabilmente, anche la Madonna, come si può desumere dalla specificità e dalla completezza delle informazioni riguardanti il periodo infantile dell’esistenza di Gesù.
San Luca morì intorno all’anno 93 in quel di Tebe, quando aveva 84 anni, anche se non si conoscono le cause della sua morte: non si sa infatti se perì per cause naturali o in seguito a martirio. Pare che le sue spoglie giunsero nella città di Costantinopoli per essere custodite nella Basilica dei Santi Apostoli, arrivando in seguito a Padova nella Basilica di Santa Giustina, dove sono ancora conservate. Mancano però parte del cranio e una costola, che si trovano rispettivamente a Praga, nella cattedrale di San Vito, e a Tebe, nella Chiesa greco-ortodossa della città. San Luca è considerato il santo protettore di notai, medici e artisti, e il suo emblema è il bue.



 

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