E’ iniziata in Vaticano la Messa di conclusione del Sinodo e la cerimonia di beatificazione di Paolo VI. Migliaia i fedeli (clicca qui per vedere il video) che si sono riuniti per seguire l’attesa giornata a cui ha partecipato anche il Papa emerito Benedetto XVI (clicca qui per vedere il video dell’abbraccio tra Papa Francesco e Joseph Ratzinger). Durante la cerimonia è stato scoperto l’arazzo, posto sulla facciata della basilica di San Pietro, che raffigura papa Montini con le braccia aperte. Padre Antonio Marrazzo, postulatore della causa di beatificazione, ha fatto sapere che il miracolo attribuito all’intercessione di Paolo VI è “la guarigione di un feto, di una vita che non era ancora sbocciata nella storia”. 



Si conclude oggi, domenica 19 ottobre 2014, il Sinodo straordinario sulla famiglia iniziato in Vaticano il 5 ottobre scorso. In questa importante e attesa giornata, Paolo VI (al secolo Giovanni Battista Montini) verrà beatificato da Papa Francesco. L’intero evento potrà essere seguito in diretta streaming sul portale Rai e attraverso il servizio offerto dal Centro Televisivo Vaticano. Paolo VI, ha ricordato don Angelo Maffeis, presidente dell’Istituto Paolo VI, intervistato da Radio Vaticana, “ha ereditato il Concilio Vaticano II che il suo predecessore, Giovanni XXIII, aveva convocato. Credo che a distanza di 50 anni si percepisce in maniera particolarmente nitida la complementarietà di queste due personalità: Giovanni XXIII che ha avviato il Concilio e Paolo VI che lo ha portato a termine”. E’ inoltre positiva la coincidenza che vede la cerimonia di Beatificazione di Paolo VI coincidere con la conclusione dell’assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi: il Sinodo “è un’istituzione che Paolo VI ha voluto come continuazione di quella solidarietà, di quello scambio, di quel confronto all’interno del corpo episcopale che nel Vaticano II aveva trovato una sua espressione molto alta – ha aggiunto Maffeis – ma che doveva poter trovare delle vie per esprimersi anche nella vita ordinaria della Chiesa. Nella linea della riflessione sulla missione della Chiesa che Paolo VI ha sviluppato, un elemento di continuità che Papa Francesco ricorda con questo Pontificato è certamente rappresentato dall’esortazione Evangelii Nuntiandi, che mi pare unisce questa consapevolezza del grande tesoro che la Chiesa ha ricevuto – e che deve proclamare con assoluta fedeltà – al dono che le è stato concesso, ma al tempo stesso questa sensibilità per la situazione contemporanea, per la cultura, per la realtà sociale in cui la Chiesa si trova a compiere la sua missione”.



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