Non più omicidio volontario, ma omicidio colposo plurimo. E’ stata infatti derubricata l’accusa nei confronti di Gianni Paciello, il conducente dell’auto che ha travolto e ucciso quattro persone (tra cui suo fratello, anche lui nella Bmw) a Sassano, in provincia di Salerno. Subito dopo il tragico episodio, il ventiduenne era stato ricoverato in ospedale per una sospetta frattura al femore e piantonato con l’accusa di omicidio volontario, rischiando quindi anche l’ergastolo. Oggi il pm della procura di Lagonegro, Teresa Iodice, ha convalidato il fermo ma ha derubricato il reato a omicidio colposo plurimo, per il quale è prevista una pena dai tre ai dieci anni di reclusione: considerando però la guida in stato di ebbrezza e la morte di quattro persone, Paciello rischia fino a quindici anni di carcere. Per il momento sono stati decisi gli arresti domiciliari presso il reparto dei detenuti dell’ospedale di Salerno.