Dramma a Crespano, in provincia di Treviso, dove un cinquantenne ha investito il figlio facendo retromarcia. Era appena arrivato nel viale di casa con l’auto e non si è accorto che il figlio, di soli 13 mesi, gli era andato incontro: così ha innescato la retromarcia per parcheggiare e solo dopo aver sentito l’urto ha capito che si era appena consumata una tragedia. Il piccolo è stato investito e per lui non c’è stato niente da fare, nonostante la corsa in ospedale dei due genitori. I due, una coppia di immigrati nordafricani di 50 e 30 anni, una volta arrivati al Suem di Crespano hanno riferito che il piccolo era caduto dalle scale. Ma dalle gravi lesioni riportate alle testa i medici si sono accorti subito che qualcosa non andava e per la morte sospetta hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. Il timore era quello che il bambino potesse essere stato ucciso. Le dichiarazioni dei genitori infatti non trovavano conferme sul corpo martoriato del piccolo. A quel punto i militari sono andati a casa della coppia per gli accertamenti del caso e lì, l’altro figlio, un trentenne nato da un precedente matrimonio, ha raccontato che a uccidere il piccolo era stato il padre, che lo aveva investito con l’auto. Da qui i militari sono tornati in ospedale. L’uomo ha ceduto e ha confessato la verità. “Ho fatto retromarcia e l’ho investito”, ha detto. Il piccolo infatti ha approfittato di un momento di distrazione della mamma ed è scappato fuori andando incontro al papà. I due genitori sono stati condotti in caserma e del fatto è stata informata anche la Procura, e il magistrato di turno, Gabriella Cama, ha disposto gli accertamenti tecnici. È probabile che sia anche disposta l’autopsia, indispensabile per accertare la verità di questa morte. Nel caso fosse confermato che il piccolo è stato travolto dall’auto, il padre dovrà rispondere di omicidio colposo. (Serena Marotta)