Il 22 ottobre è il giorno della commemorazione di San Giovanni Paolo II, pontefice che ha segnato la storia recente della Chiesa Cristiana. Nato a Wadowice con il nome di Karol Jozef Wojtyla il 18 maggio del 1920, è figlio di Emilia, morta quando lui aveva nove anni, e Karol senior, ex ufficiale dell’impero asburgico che ha subito avviato Karol agli studi. Dopo essersi iscritto all’Università Jagellonica di Cracovia, fa il bibliotecario prima di arruolarsi nel servizio di leva obbligatorio. Dopo varie peripezie a causa della Seconda Guerra Mondiale, suo padre muore nel 1941 e, tre anni dopo, viene investito da un camion nel periodo in cui lavora nelle cave della Solvay, riportando un trauma cranico. Il 1° novembre 1946, Wojtyla diventa sacerdote e continua a studiare teologia a Roma. Nel 1963, viene nominato arcivescovo di Cracovia, per poi partecipare al Concilio Vaticano II. Dopo varie opposizioni al regime comunista, nel ’78 Karol partecipa al conclave conseguente alla morte di Paolo VI con l’elezione di Albino Luciani come papa Giovanni Paolo I. Passano solo 33 giorni, Giovanni Paolo I muore e Wojtyla diventa il nuovo pontefice con il nome di Giovanni Paolo II. Memorabile il suo “Se mi sbaglio, mi corigerete” al mondo della sua presentazione. Nel corso del suo pontificato, effettua un gran numero di missioni cattoliche in giro per il mondo. Nel 1981, Giovanni Paolo II rischia la vita a causa di un attentato subito dal killer turco Mehmet Ali Agca a piazza San Pietro e sopravvive solo grazie ad un soccorso rapido ed efficiente. Dopo due anni, si reca presso la prigione del suo quasi omicida e lo perdona. Importante l’istituzione della Giornata Mondiale della Gioventù, che si tiene ogni due anni in diverse città del pianeta. Nel 2000, istituisce anche la Festa della Divina Misericordia.



Nel frattempo, la sua salute inizia a peggiorare e gli viene diagnosticato il Morbo di Parkinson dopo un’operazione per un tumore al colon, rivelatosi benigno. Un’artrosi acuta al ginocchio destro gli crea molte difficoltà nel camminare e nel mantenersi in piedi. Nonostante questo, il pontefice decide di proseguire la sua missione fino all’ultimo giorno della sua esistenza. Il 30 marzo 2005 appare per l’ultima volta al pubblico nella finestra della sua abitazione di Piazza San Pietro e non riesce a proferire alcuna parola. Tre giorni dopo, il 2 aprile 2005 alle ore 21.37, Karol Wojtyla muore all’età di 84 anni, dopo 27 di pontificato estremamente attivo.
Dopo sei giorni, Giovanni Paolo II viene salutato con un funerale memorabile, celebrato dal cardinale Joseph Ratzinger, che di lì a poco sarebbe diventato il suo successore con il nome di Papa Benedetto XVI. Nel corso dell’omelia, numerosi fedeli acclamano Wojtyla con le grida “Santo subito”. Viene sepolto nelle Grotte Vaticane.



La causa di beatificazione si apre il 28 giugno 2005 dal vicario della diocesi di Roma Camillo Ruini. Oltre 250 i miracoli segnalati dai fedeli e a lui attribuiti. Il 19 dicembre 2009, Benedetto XVI lo proclama venerabile. Il 1°maggio 2011, si svolge la cerimonia di beatificazione in Piazza San Pietro. Papa Francesco, con la concelebrazione del suo antecedente Benedetto XVI, lo canonizza insieme a Giovanni XXIII il 27 aprile 2014. Nel corso del suo pontificato, ha pubblicato 14 encicliche, proclamato 482 santi ed effettuato oltre un milione di chilometri in aereo. È il primo papa al quale viene dedicata una banconota apposita. Un grande risultato della sua opera è stato il Catechismo della Chiesa Cattolica. Si è sempre opposto all’aborto, difendendo il diritto alla vita e ad una morte naturale. Inoltre, è stato contrario al sacerdozio femminile e al divorzio e ha difeso il celibato del clero. Fondamentale la sua missione di conciliazione con gli altri culti cristiani e non solo. Gli sono stati dedicati numerosi monumenti. Viene celebrato il 22 ottobre in ricordo del giorno del suo insediamento come Arcivescovo della Chiesa di Roma.

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