Da sempre gli studiosi di mezzo mondo si dividono e si litigano su cosa sia esattamente la Sacra Sindone, venerata dalla cristianità come il telo che ricopriva il corpo di Gesù dopo la sua morte. Innumerevoli scienziati si sono arresi davanti all’impossibilità di darne una definizione precisa, molti altri hanno confermato quantomeno che risalga ai tempi in cui visse il Cristo. Ma anche molti altri ogni tanto rilanciano la teoria che non sia più antica dell’epoca medievale. L’ultimo della serie è Charles Freeman che ha concluso che il telo non sia più vecchio del 1355. Non solo: per lo studioso si tratterebbe di un telone scenografico usato nelle cerimonie pasquali e alterato molte volte nel corso degli anni. Ecco la sua teoria. Per prima cosa nessun testo parla della Sindone prima del 1355. Inoltre nel corso del sedicesimo e del diciassettesimo secolo il telo avrebbe avuto una immagine diversa da quella che vediamo oggi secondo alcune tracce che lui ha individuato. In particolare il telo, dice Freeman, sarebbe stato usato nelle cerimonie pasquali cosiddette “Quem Quaertis?”, chi stai cercando? che erano delle rappresentazioni del vangelo della resurrezione. Nel corso di queste cerimonie si entrava dentro una tomba di fortuna e si portavano fuori delle vesti per mostrare che Gesù era risorto. Insomma, si tratterebbero di immagini dipinte sul telo e sovrapposte nel corso dei secoli fino a quella che si vede oggi.