Gesù scelse dodici peccatori per fare la Chiesa, perché Gesù non guardava al peccato, ma al cuore. E’ il passaggio con cui oggi Papa Francesco ha commentato il vangelo del giorno e la lettera di Paolo nel quale l’apostolo parla della Chiesa come di un edificio che cresce ben ordinato sulle sue fondamenta. E’ Gesù stesso che porta avanti la Chiesa, ha detto: “Gesù prega, Gesù chiama, Gesù sceglie, Gesù invia i discepoli, Gesù guarisce la folla. Dentro a questo tempio, questo Gesù che è la pietra d’angolo fa tutto questo lavoro: è Lui che porta avanti la Chiesa così. Come diceva Paolo, questa Chiesa è edificata sul fondamento degli apostoli. Questo che Lui ha scelto, qui: ne scelse dodici. Tutti peccatori, tutti. Giuda non era il più peccatore: non so chi fosse stato il più peccatore… Giuda, poveretto, è quello che si è chiuso all’amore e per questo diventò traditore. Ma tutti sono scappati nel momento difficile della Passione e hanno lasciato solo Gesù. Tutti sono peccatori. Ma Lui, scelse”. Gesù non diede importanza al tradimento di Pietro perché Gesù cercava il cuore di Pietro, ha detto poi. Gesù per fare ciò ebbe bisogno di pregare: non si può capire la Chiesa, ha aggiunto, senza Gesù che prega e Gesù che guarisce. Noi, ha concluso, non siamo di passaggio nella Chiesa, noi invece ci viviamo, siamo cittadini, se non ci entriamo dentro non ne facciamo parte. Certi  cristiani invece si fermano alla reception della Chiesa, restano sulla porta.



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