Giulio Tremonti risulta indagato con l’accusa di aver preso una tangente da 2,4 milioni di euro nel marzo del 2009. In quanto allora ministro dell’economia durante il quarto governo Berlusconi, Tremonti avrebbe preso secondo l’accusa quella cifra per cambiare atteggiamento nei confronti dell’acquisto da parte di Finmeccanica di una società americana, la Drs, acquistata nel luglio 2008. La tangente in questione sarebbe stata mascherata come pagamento di una consulenza sull’aspetto fiscale dell’acquisto in questione e pagata allo studio commerciale Vitali Romagnoli Piccardi & Associati. Di quello studio Tremonti era socio fondatore, ne era uscito durante la sua carica di ministro e oggi è nuovamente socio.