Il 4 ottobre la Chiesa Cattolica celebra la memoria di San Francesco d’Assisi, una delle più grandi personalità europee dell’intero Medioevo.San Francesco nacque nel 1182 in seno ad una ricca famiglia di Assisi: il padre, Pietro di Bernardone, era uno dei più abbienti mercanti dell’Umbria; la madre Giovanna Pica apparteneva ad un lignaggio antico e nobile. Il bambino venne battezzato con il nome di Giovanni; il padre decise di cambiare il nome in Francesco per omaggiare la Francia, nazione con cui commerciava e a cui doveva gran parte del suo patrimonio. Durante la sua giovinezza, Francesco venne istruito dal padre per poter un giorno prendere le redini dell’attività familiare. Dopo aver frequentato le scuole dei canonici della cattedrale, Francesco iniziò a lavorare per il padre intorno ai quattordici anni. Nel 1202, San Francesco partecipò alla battaglia di Collestrada contro le milizie di Perugia, rivale commerciale di Assisi. Gli assisiani vennero duramente sconfitti e Francesco venne preso prigioniero. L’esperienza bellica e il successivo periodo di prigionia provocarono un profondo travaglio interiore in Francesco. Dopo un anno in carcere, in cui si ammalò gravemente, Francesco venne riscattato dal padre. Per curarsi trascorse diversi mesi nelle tenute di campagna della famiglia, iniziando la sua conversione. In Francesco maturò un senso di pietas verso i deboli, i malati, i diseredati, gli emarginati, i lebbrosi. Un giorno, recatosi a Roma per ordine del padre, dopo aver venduto la preziosa merce come pattuito, decise di distribuire l’enorme somma ricavata dalla transazione ai poveri e scambiò i suoi ricchi vestiti di mercante con quelli di un mendicante. In seguito, San Francesco continuò con le sue ‘stranezze’: un giorno caricò un carro di preziose stoffe prese dalla bottega del padre e si recò a Foligno per venderle. Dopo aver venduto anche il cavallo, tornò ad Assisi a piedi e donò il denaro al parroco di San Damiano affinché potesse riparare l’edificio, gravemente danneggiato.Il padre cercò di farlo dichiarare pazzo dai consoli e di farlo interdire. La speranza del padre non era tanto quella di riuscire nel suo intento quanto quella di farlo ravvedere con la minaccia e fargli cambiare il suo atteggiamento. Nel 1206, dopo essersi appellato al vescovo, Francesco abbandonò per sempre la sua vita agiata e decise di dedicarsi interamente ai diseredati. Dopo un soggiorno a Gubbio, Francesco tornò ad Assisi e si stabilì presso la Porziuncola, nelle campagne circostanti la città, dove iniziò la sua predicazione. Il suo primo compagno fu Bernardo di Quintavalle, uno dei suoi più intimi amici. Nel 1209, Francesco e i suoi primi dodici compagni si recarono a Roma per chiedere al pontefice Innocenzo III l’approvazione della Regola dei Frati Minori. Il papa, dopo alcune esitazioni, accettò. La nuova religiosità francescana attirò anche donne. La prima tra loro fu Santa Chiara Scifi, figlia di uno dei più potenti nobili di Assisi. Chiara, la Domenica delle Palme dell’anno 1211, chiese a Francesco di formar parte dell’Ordine, dando così vita al ramo femminile dei francescani. Nel 1217, dopo aver presieduto il primo grande capitolo generale dell’Ordine Francescano, San Francesco decise di espandersi in Francia, Germania e Spagna. Maturò poi l’idea di un viaggio per la Terra Santa, partendo nel 1219 per l’Egitto. In Egitto, sconvolto dai combattimenti della Quinta Crociata, San Francesco ebbe un colloquio con il sultano Malik al-Kamil nei pressi di Damietta. Pur non convertendosi, il sultano trattò con grande rispetto San Francesco, parlando con lui e offrendogli numerosi doni. San Francesco, con grande spirito d’umiltà, scelse di lasciare la guida del Capitolo Generale, prima in favore di Pietro Cattani, poi di Elia da Tortona. Nel Natale del 1223, nei pressi di Greccio, San Francesco creò il primo Presepe Vivente della Storia. Nacque così la tradizione del presepe. Nel triennio 1224-1226 San Francesco, gravemente malato, iniziò a comporre il Cantico delle Creature. Il 14 settembre del 1224, San Francesco ricevette le stigmate durante una veglia di preghiera sul monte Verna. Nel mese di giugno del 1226 Francesco redasse il suo Testamento, ribadendo i concetti della sua dottrina. Il 3 ottobre del 1226, dopo essere tornato all’amata Porziuncola, si spense. San Francesco venne canonizzato nel 1228, due anni dopo la sua morte. Il santo di Assisi è il patrono d’Italia, dei commercianti, degli ecologisti.