Tra le ultime novità relative al caso di Elena Ceste, si parla oggi di un amico della donna. Come riporta La Stampa, i due si erano conosciuti su Facebook e si incontrarono nell’autunno scorso nella sua casa di Costigliole, in un momento della giornata in cui non c’era nessun altro. Seguì poi un’altra serie di incontri e si ipotizza che quest’uomo, un meccanico di Settimo Torinese di 42 anni, potesse essere l’amante della donna. Inoltre, sembra che proprio Elena Ceste si fosse confidata con i suoi genitori ai quali avrebbe detto che il suo matrimonio con Michele Buoninconti era in crisi: i genitori hanno anche confermato che la figlia non era depressa e che non faceva uso di psicofarmaci.



Ancora una svolta nel caso di Elena Ceste, la donna scomparsa il 24 gennaio scorso e i cui resti sono stati ritrovati il 18 ottobre nelle campagne astigiane, ad appena un chilometro dalla sua abitazione. Come riporta oggi il quotidiano La Stampa, è ormai certo che la vittima è stata uccisa altrove e solo dopo portata vicino a quel canale di scolo dove è stata trovata mesi dopo la scomparsa. Una serie di test sulla posizione del corpo ha infatti chiarito che il cadavere è stato anche occultato con rami e arbusti, ma non è ancora possibile stabilire come Elena Ceste sia stata uccisa. La ricerca dei resti si è comunque ormai conclusa, come anche i rilievi dei carabinieri nei pressi del canale Rio Mersa di Isola d’Asti. Proseguono invece i test e le analisi, tanto che i funerali della donna non si terranno prima di qualche settimana.



Emergono nuovi dettagli sul caso di Elena Ceste, la donna madre di quattro figli i cui resti sono stati trovati il 18 ottobre scorso a poco più di un chilometro dalla sua abitazione di Motta di Costigliole d’Asti. Intervistato a Domenica Live, il medico legale Rita Celli ha spiegato di aver parlato di recente con il marito della donna, Michele Buoninconti, al momento unico indagato per la morte della moglie: “Ho incontrato Michele ieri, voleva sapere quanto tempo servirà ancora per poter procedere alle esequie – ha detto – Da lì, poi ha parlato per circa due ore di Elena e delle sue allucinazioni, delle voci che sentiva la sera precedente alla scomparsa e che gli ha descritto”. Queste voci, aggiunge il medico, dicevano a Elena “che le persone pensavano male di lei, che la giudicavano una cattiva mamma, che addirittura in televisione parlavano male di lei. Da come lui lo raccontava, sembrava quasi un’ossessione, un delirio persecutorio, una patologia”. Come fatto sapere ancora dal marito, le voci si sarebbero fatte sentire solo quella notte. “L’idea che uno si fa più facilmente è della colpevolezza del marito – ha concluso il medico legale – però dato che Michele è vigile del fuoco, avrebbe impiegato poco a gettare il cadavere della moglie nel fiume, facendo perdere le sue tracce”.

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