Dino Boffo, licenziato a febbraio dal suo ruolo di direttore della televisione di proprietà della Cei, Tv2000, è stato riassunto forzosamente grazie a una clausola nel suo contratto che era stata ignorata. Tale clausola ha permesso l’immediata riassunzione anche se come “dipendente a casa”, in pratica non dovrò recarsi a lavorare ma sarà regolarmente pagato fino al pensionamento. Nonostante questo la causa intentata dal giornalista alla Cei per licenziamento ritenuto “ingiurioso” continua: il prossimo 3 febbraio è prevista l’udienza relativa presso il tribunale di Roma.