Danni ma fortunatamente nessun ferito a Milano, dove un tratto di strada è crollato a causa del maltempo all’altezza di via Rimini, sull’Alzaia del Naviglio Pavese. Circa dieci metri di strada è finita in acqua, ma non erano presenti né persone né auto parcheggiate. Sul posto la polizia locale che ha messo in sicurezza la zona interessata. Il Comune di Milano ha fatto intanto sapere che domani, venerdì 14 novembre, tutte le scuole di ogni ordine e grado di Zona 9 di Milano chiuse giovedì 13 in seguito all’ordinanza del sindaco Pisapia dovuta all’esondazione del fiume Seveso, saranno regolarmente aperte.
Il bollettino del maltempo continua a registrare frane, allagamenti e morti. Questa mattina l’acqua ha fatto una nuova vittima: un 36enne di Moscazzano è annegato mentre cercava di aprire una chiusa e i vigili del fuoco ne hanno rinvenuto il cadavere sotto la pala di un mulino. In Liguria, dopo la paura di Genova de 9-13 ottobre e l’alluvione a Chiavari e Lavagna di lunedì notte, una frana ha investito un’auto sulla quale si trovava una donna. L’incidente è avvenuto a San Pietro di Sturla, comune di Carasco (in provincia di Genova). La malcapitata è sotto choc ed è stata trasferita all’ospedale di Lavagna, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Sul posto i mezzi dell’Esercito e la Protezione civile stanno lavorando per aprire la strada, così come in tutte le zone del Nord Italia (dalla Lombardia al Friuli, passando per Emilia Romagna e Veneto) messe in ginocchio dalla perturbazione che in queste ore si sta un po’ attenuando. Ma si tratta di una pausa temporanea, visto che nel week end è in arrivo una nuova forte perturbazione con piogge (e conseguente rischio piene, esondazioni, allagamenti, smottamenti) per Liguria, Piemonte, Alpi, Prealpi e Toscana.
La vittima in provincia di Cremona a causa del maltempo è un giardiniere e manutentore di chiuse 36enne di Moscazzano. L’uomo si chiamava Armando Vagni ed è annegato vicino a un mulino mentre stava cercando di aprire una chiusa per far defluire l’acqua da una roggia-mulino: il suo corpo è stato rinvenuto dai vigili del fuoco incastrato sotto una pala. Continua a rimanere altissima l’allerta nel Pavese e in Brianza, dove il Po e il Lambro rischiano l’esondazione, nonostante al momento il livello dei corsi d’acqua è tenuto sotto controllo. Ed è altissima l’attenzione in Emilia-Romagna, dove è massimo il pericoloso piene. In Liguria il meteo sta migliorando a oggi pomeriggio si terrà un vertice a Lavagna con Franco Gabrielli, capo della protezione civile: si farà il punto della situazione circa l’alluvione di lunedì e martedì che ha messo in ginocchio Lavagna, Chiavari e i territori attigui. Sarà presente anche Claudio Burlando, governatore della Liguria e Raffaelle Paita, assessore regionale alla protezione civile e i sindaci dei comuni più colpiti (come Leivi, dove hanno perso la vita due anziani coniugi, seppelliti da una frana).
Il maltempo di questi giorni continua a fare vittime. Dopo i due coniugi che hanno perso la vita a Leivi (poco sopra Chiavari), ieri si sono registrati altri due morti, a Crevalcuore (Biella) e Bodio Lomagno (Varese). E oggi i sommozzatori dei vigili del fuoco, a Crema (in provincia di Cremona), hanno trovato il cadavere di una persona nei pressi di un molino completamente invaso dall’acqua. Frane, allagamenti, esondazioni di torrenti, fiumi e laghi: tutto il Nord è a rischio e la situazione più critica al momento è quella dell’Emilia Romagna, dove la protezione civile tiene altissima l’allerta piene, mentre a Milano è rientrata l’emergenza Seveso, ma continua a far paura in Brianza il Lambro, costantemente monitorato.
Continua a rimanere alta, in tutto il Nord Italia, l’allerta maltempo, nonostante il miglioramento delle condizioni meteorologiche. La perturbazione che a partire da lunedì notte si è abbattuta su Liguria e da lì sul Settentrione dovrebbe allontanarsi, ma non per questo l’emergenza può dirsi superata. Infatti nella notte è caduta abbondante la pioggia sul Varesotto, dove è esondato il lago Maggiore. A Monza e in Brianza invece il Lambro è sotto costante osservazione, mentre a Milano il Seveso è rientrato dove essere esondato nel tardo pomeriggio di ieri. La situazione più difficile, in queste ore, è quella dell’Emilia Romagna: qui si è allagato un tratto della Tangenziale sud di Piacenza, che è stato provvisoriamente chiuso a fronte del pericolo di esondazione del torrente Riello (adiacente alla carreggiata). Il Po si è ingrossato e la protezione civile ha registrato il superamento del livello 2 a Boretto, che domani toccherà il livello 3 come Casalmaggiore e Borgoforte nel pomeriggio. In più è allerta per piena a Colorno, Mezzani, Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla e Luzzara.