È morta dopo un giorno di agonia una donna di 40 anni al settimo mese di gravidanza a causa di un incidente domestico avvenuto venerdì nella sua abitazione. La donna ha inciampato e infranto una porta a vetri che le aveva reciso l’arteria femorale. Trasportata in elisoccorso in ospedale, è morta sabato all’ospedale Mauriziano, nel torinese. I medici non sono riusciti a salvare né lei né il bambino, nonostante una ventina di sacche di trasfusioni e il tentativo di farle ripartire il cuore per ben due volte. L’incidente è avvenuto in un appartamento di Varicella. Sulla donna verrà effettuata l’autopsia e tutto il fascicolo è stato trasmesso alla Procura dai carabinieri della Compagnia di Venaria, si tratta di un atto dovuto. Resta solo da verificare se tutti i protocolli sono stati eseguiti regolarmente, dalla prima chiamata al 118. “Abbiamo chiamato tre volte il 118, ma l’ambulanza non arrivava mai – ha raccontato il marito della donna, come riportato da La Stampa – poi è atterrato l’elicottero e mi hanno detto che mia figlia sarebbe stata trasportata alle Molinette». La situazione si è aggravata e la donna è andata in arresto cardiaco, così una prima tappa è stata fatta al pronto soccorso di Ciriè. «Dove la paziente è stata rianimata e la ferita tamponata in maniera da permettere il trasferimento nelle strutture specializzate in chirurgia vascolare», ha spiegato Flavio Boraso, il direttore generale dell’Asl To4. Qui già i medici hanno informato i genitori della 40enne che la bambina era persa. Poi il tentativo di trovare un’équipe di specialisti vascolari e alla fine in ambulanza Manuela è stata trasferita al Mauriziano. La donna è entrata in sala operatoria: «All’una e 18 minuti il medico ci ha comunicato che nostra figlia non c’era più – racconta la madre Maria Rosa – che avevano fatto il possibile, ma la situazione era troppo compromessa». (Serena Marotta)