Nuovi dettagli emergono dal caso di Elena Ceste, la donna scomparsa il 24 gennaio scorso e i cui resti sono stati rinvenuti poco più di un mese fa ad appena un chilometro dalla sua abitazione nelle campagne di Costigliole d’Asti. Secondo quanto risulterebbe dai tabulati telefonici esaminati dagli inquirenti per capire le telefonate fatte o ricevute prima della scomparsa, sembra che il cellulare di Elena Ceste fosse rimasto completamente inattivo già dall’ora di pranzo del 23 gennaio, il giorno precedente alla scomparsa. Per quasi ventiquattro ore, quindi, la donna non avrebbe ricevuto o fatto telefonate e messaggi, niente. Secondo quanto raccontato fin dall’inizio da Michele Buoninconti, marito di Elena e al momento unico indagato per la sua morte, la madre di quattro figli sarebbe scomparsa verso le 8 del 24 gennaio: quella mattina, infatti, chiese al marito di accompagnare i figli piccoli a scuola perché lei non si sentiva bene. Al suo ritorno, circa un’ora dopo, Michele non la avrebbe più trovata.



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